Ondate di calore in Europa

Secondo un nostro studio condotto insieme alla Vrije Universiteit Brussel (VUB), in media i bambini nati nel 2020 dovranno affrontare un numero di ondate di caldo quasi 7 volte superiore e un numero di incendi selvaggi doppio rispetto ai loro nonni. 

Yolande Wright, direttore dell’area Povertà infantile e clima di Save the Children, ha dichiarato: "Mentre il mondo si riscalda e non ci sono segnali di azioni sufficienti per limitare il riscaldamento, sono i bambini, con tutta la vita davanti a loro, a sopportare il peso maggiore.

La crisi climatica in Europa

Francia, Spagna, Portogallo e Regno Unito sono stretti nella morsa del caldo. Da settimane, continuano a verificarsi ondate di calore estremo e incendi che hanno costretto decine di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.

In Spagna le temperature hanno raggiunto i 47 gradi alla fine della scorsa settimana e più di 360 persone sono già morte a causa del caldo. Nel frattempo nel Regno Unito, per la prima volta nella storia, è stata emessa un'allerta "rossa" per il caldo eccezionale, dato che in alcune zone del Paese si prevedono temperature di 40 gradi nelle prossime ore. 

Anche in Italia, la probabilità di eventi estremi legati alla crisi climatica è aumentata del 9% in 20 anni e le bambine e i bambini rischiano di subire in modo pesante i disagi che questo comporta. Il Sud Italia e le aree urbanizzate subiranno forti impatti negativi dal cambiamento climatico, soprattutto in riferimento a fenomeni estremi come le ondate di calore o le precipitazioni intense.

Ad oggi, i centri urbani sperimentano temperature più alte di 5-10°C rispetto alle aree rurali circostanti. Un dato importante se si considera che i centri urbani occupano più del 2% della superficie terrestre e in città viene consumato circa il 90% delle risorse prodotte nel mondo.

La crisi climatica sta rendendo questo tipo di eventi meteorologici estremi più frequenti e gravi. Sotto gli occhi di tutti, le vicende delle ultime settimane, dovrebbero essere un monito per i leader ad agire con urgenza sulla crisi climatica, al fine di ridurre l'esposizione delle bambine e dei bambini a pericolose ondate di calore. 

Proteggere il presente in virtù del futuro 

Secondo uno studio di Lancet, più le bambine e i bambini sono esposti al caldo estremo, maggiore è il rischio di malattie respiratorie e renali, febbre e squilibrio elettrolitico, che possono alterare una serie di funzioni critiche, comprese quelle cardiache e neurologiche. Inoltre, le ondate di calore possono causare una grave disidratazione e colpo di calore, che se non trattato può danneggiare rapidamente il cervello, il cuore, i reni e i muscoli, risultando in alcuni casi fatale.

Le bambine e bambini già colpiti da disuguaglianze e discriminazioni, ad esempio quelli provenienti da famiglie a basso reddito o da comunità di rifugiati, sono maggiormente a rischio poiché è più probabile che non abbiano accesso a un'assistenza sanitaria di qualità, abbiano condizioni di salute precarie o siano malnutriti.

Ma possiamo ancora fare qualcosa. Possiamo ancora sperare, poiché abbiamo a disposizione le risorse e gli strumenti necessari per garantire il benessere di ogni bambina e bambino su un pianeta sano. I piccoli gesti possono partire anche da noi.

Ecco che proponiamo alcune accortezze per ridurre le probabilità di ammalarsi dei bambini: 

  • Mantenersi idratati, come principale azione è opportuno bere tanta acqua per offrire al corpo il carburante per lavorare al meglio. 
  • Stare al fresco, svolgere le attività giornaliere al riparo dal sole diretto. 

A livello istituzionale invece c'è un punto fondamentale che non può non essere perseguito:

  • È necessario che i leader facciano tutto ciò che è in loro potere per limitare il riscaldamento delle temperature a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali per ridurre del 45% l'esposizione delle bambine e dei bambini alle ondate di calore e del 10% agli incendi. 

“Sappiamo che sono necessari cambiamenti fondamentali per affrontare le crescenti disuguaglianze e il caos climatico. Altrimenti, staremmo deludendo i nostri figli", conclude Yolande Wright nel suo intervento. 

Per approfondire leggi il comunicato stampa.
 

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