Summer learning loss: la quinta edizione di Arcipelago Educativo
Francesco Alesi per Save the Children
Il periodo estivo può causare carenze di apprendimenti per molti studenti e studentesse provenienti da famiglie e contesti svantaggiati, fenomeno chiamato anche summer learning loss. Per affrontarlo, è partito il progetto Arcipelago Educativo, coprogettato e cofinanziato con la Fondazione Agnelli e oggi arrivato alla sua quinta edizione.
Arcipelago Educativo è nato nell’estate 2020, durante la pandemia Covid-19, con l’obiettivo di intervenire, in collaborazione con scuole e famiglie, a favore degli studenti e studentesse che provengono da nuclei con maggiori difficoltà socioeconomiche, in territori carenti o privi di opportunità educative. E che spesso non possibilità di accedere ad attività culturali, educative e ricreative di qualità. Dal 2020 Arcipelago Educativo ha coinvolto direttamente oltre 2.200 bambini, bambine e adolescenti e 350 docenti.
Il Summer learning loss
L’accesso ad opportunità educative durante l’estate è cruciale per ridurre la perdita di apprendimenti. Inoltre, l’Italia è tra i Paesi europei in cui la pausa estiva è più lunga: circa 13 settimane consecutive rispetto alle 6-8 settimane della maggioranza dei Paesi europei.
Mentre altri Paesi distribuiscono le vacanze durante periodi più frequenti l’anno, il nostro sistema concentra il momento di riposo durante l’estate.
Ma l’estate, per molti minori in situazioni di svantaggio economico, non equivale a svago di qualità e stimoli educativi. Nel 2022 solo il 38,7% dei minori tra 0 e 15 anni ha potuto trascorrere una vacanza di più di 4 notti fuori città durante il trimestre estivo. Chi non ha possibilità di partire, si ritrova un’offerta di attività molto disomogenea nei territori per quantità, qualità e costi. Il rischio è che, in assenza di interventi mirati, proprio nel periodo estivo aumentino le disuguaglianze educative.
Il progetto Arcipelago Educativo
È partita l’edizione 2024 di Arcipelago Educativo, che vede coinvolti oltre 480 bambine, bambini e adolescenti tra i 9 e i 14 anni, che frequentano 37 scuole di 13 Istituti Comprensivi in otto città : Torino, Milano, Venezia-Marghera, Aprilia (LT), Brindisi, Napoli, Rosarno (RC) e Palermo, in collaborazione con i diversi partner territoriali. A partecipare al progetto sono studentesse e studenti per il 40% della scuola primaria e per il 60% della secondaria di I grado, con una presenza significativa di minori con background migratorio (47%). Il programma prevede 100 ore di intervento educativo in presenza: attività laboratoriali e ludiche in piccoli gruppi, iniziative di outdoor education, cui si aggiunge anche un tutoraggio personalizzato su obiettivi specifici individuati con i docenti della scuola.
“Non dobbiamo rassegnarci all’idea che, per i bambini che vivono in contesti svantaggiati, l’estate si traduca in un aumento del rischio di povertà educativa. Arcipelago Educativo è nato 4 anni fa proprio per contrastare questo rischio, assicurando opportunità educative e ricreative di qualità specie per chi ne ha maggior bisogno. Con il contributo di Fondazione Agnelli abbiamo messo in campo un intervento basato sul coinvolgimento attivo delle scuole, delle famiglie, del terzo settore e degli stessi ragazzi e ragazze e ne abbiamo verificato l’efficacia - ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice Ricerche di Save the Children – Auspichiamo che da questa esperienza possano essere tratte indicazioni utili per l’implementazione del Piano Estate predisposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e che, a partire dai contesti socioeconomici più difficili, sia garantita da qui in avanti a tutte le scuole la possibilità di programmare, in modo strutturale e condiviso con le risorse educative del territorio, un ricco piano di attività estive, per sostenere la voglia di scoprire e di mettersi alla prova di bambine, bambini e adolescenti, a partire dai tanti che non possono permettersi vacanze estive lontano da casa”.
Arcipelago Educativo nasce come progetto pilota, con una metodologia di intervento fondata sulla stretta collaborazione con le scuole e le famiglie. In sinergia con le scuole, vengono individuate le studentesse e studenti con maggiori difficoltà e si sviluppano i piani di apprendimento individuali in vista del rientro a scuola di settembre. Le famiglie partecipano attivamente sottoscrivendo un patto di corresponsabilità rispetto agli obiettivi e al percorso stabilito.
Oltre all’intervento realizzato direttamente da noi con i partner locali nelle 37 scuole delle 8 città, la metodologia di contrasto al summer learning loss ideata da Arcipelago Educativo è stata quest’anno adottata da 12 Istituti Comprensivi, 19 Enti del Terzo Settore e 2 nostri Punti Luce (Casal di Principe e Bari) su tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento di oltre 34 plessi scolastici e di più di 1600 studentesse e studenti.
I benefici del progetto
Abbiamo condotto insieme a Fondazione Agnelli una valutazione indipendente per verificare l’impatto del progetto e facilitarne la diffusione. La valutazione è stata realizzata da FBK-IRVAPP nell’estate 2023 con un approccio partecipativo che ha coinvolto educatori e beneficiari per catturare le percezioni e le diverse esperienze di questi ultimi. Dai dati raccolti, risulta che le studentesse e gli studenti coinvolti mostrano maggiore interesse e motivazione verso lo studio, miglioramenti nelle competenze linguistiche e matematiche e il rafforzamento della capacità di socializzazione.
Si conferma dunque l’effetto positivo già messo in luce da una precedente valutazione d’impatto, realizzata nell’estate 2022 sempre da FBK-IRVAPP e più focalizzata sulle dimensioni cognitive, che aveva evidenziato per i beneficiari un progresso stimato corrispondente a circa 2 mesi di apprendimento in matematica e a 3,5 mesi in italiano. Grazie al progetto, studentesse e studenti che partono da condizioni di maggior svantaggio hanno potuto non solo compensare le perdite estive, ma anche migliorare gli apprendimenti rispetto ai livelli raggiunti alla fine dell’anno scolastico.
Un piano estivo strutturale
Auspichiamo che modelli di questo tipo vengano replicati e messi a disposizione affinché le scuole diventino luoghi aperti anche d’estate, con attività educative e ricreative specifiche che, con l’obiettivo di limitare i rischi del learning loss, stimolino lo sviluppo delle competenze di base e trasversali e favoriscano la socializzazione.
In quest’ottica, i Piani Estate promossi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito potrebbero e dovrebbero avere un ruolo decisivo, da rafforzare e migliorare nel tempo. Il Piano Estate 2024 prevede per gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25 uno stanziamento complessivo di 400 milioni di euro. Dalle graduatorie finali pubblicate dal MIM, emerge che complessivamente sono stati finanziati progetti per poco più di 237 milioni di euro: alle regioni del Sud è stato assegnato il 33% delle risorse (poco più di 78 milioni di euro) e il 10,5% alle Isole (circa 25 milioni di euro); il 20% al Centro (poco più di 48 milioni di euro), circa il 36% complessivamente al Nord-Est e al Nord-Ovest (che hanno ricevuto, rispettivamente, circa 35 e 50 milioni di euro).
Per noi e Fondazione Agnelli è auspicabile che il Piano Estate diventi una misura strutturale, sostenuta nel tempo, attentamente pianificata e precocemente comunicata agli istituti scolastici, da implementare con finanziamenti certi e congrui, stabilendo criteri rigorosi di distribuzione delle risorse e dando priorità alle scuole situate in aree ad alta densità educativa.