Triplicati in soli tre mesi i casi di colera in Yemen
In soli tre mesi i casi sospetti di colera registrati a Hodeidah, l’area yemenita colpita dalla drammatica escalation dei combattimenti tra gli Houthi e le forze appoggiate dalla Coalizione guidata da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, sono quasi triplicati, passando dai quasi 497 casi di giugno ai 1.342 di agosto.
Se gli scontri attorno al porto di Hodeidah dovessero estendersi anche nelle zone più popolose della città o se questa dovesse finire sotto assedio, si correrrebbe il rischio di una vera e propria catastrofe umanitaria.
I dati registrati nel distretto di Hodeidah sono in linea con un generale incremento dei casi sospetti di colera in tutto lo Yemen, il 30 per cento dei quali riguarda bambini sotto i cinque anni di età. Nel distretto di Hodeidah, attualmente, vivono quasi 100.000 bambini gravemente malnutriti, più di un quarto del totale di minori in tali condizioni in tutto il Paese, per i quali molto più alto è il rischio di contrarre malattie come il colera che possono rivelarsi letali per la loro vita. A partire da giugno, peraltro, più della metà della popolazione di Hodeidah è stata costretta ad abbandonare le proprie abitazioni, trovando rifugio all’interno di altre comunità dove le persone vivono attualmente in condizioni molto precarie, con scarso accesso ad acqua pulita e servizi sanitari.
"In Yemen i bambini stanno vivendo sulla propria pelle esperienze che nessun bambino al mondo dovrebbe sopportare, costretti ogni giorno a fare i conti con i combattimenti e con le bombe, con le malattie e con la fame estrema. È inaccettabile che questi bambini perdano la vita per cause prevenibili – ha affermato Tamer Kirolos, Direttore in Yemen - Curare il colera potrebbe essere molto semplice se ai bambini venissero forniti i sali reidratanti e gli antibiotici di cui hanno bisogno e se gli ospedali e le cliniche fossero adeguatamente attrezzati. Ma quasi quattro anni di conflitto hanno portato a un collasso praticamente totale del sistema sanitario nel Paese. Le parti in conflitto hanno ripetutamente attaccato le strutture mediche, rendendo alcune di esse inutilizzabili o inaccessibili. Se tutto questo non sarà fermato, tanti altri bambini continueranno a perdere la vita per via del colera e di altre malattie facilmente curabili".
Con l’intensificarsi dei combattimenti a Hodeidah, sono stati danneggiati anche centri sanitari e la principale struttura per il rifornimento d’acqua, come già avvenuto dopo una serie di attacchi aerei tra il 26 e il 28 luglio. Nelle strutture mediche che supportiamo, in seguito a questi episodi, i casi sospetti di colera sono quasi raddoppiati tra luglio e agosto, passando da 732 a 1.342. A questo proposito, secondo un recente sondaggio delle Nazioni Unite condotto su più di 2.000 persone in tutto il Paese, più della metà ha sottolineato come siano proprio i sistemi idrici le infrastrutture ad essere maggiormente colpite e danneggiate dai combattimenti.
"Non ci sono fonti di acqua esterne in Yemen e pertanto la stragrande maggioranza delle comunità dipende interamente da pozzi e autocisterne per soddisfare le loro necessità quotidiane. Anche nelle città i sistemi idrici sono in uno stato di abbandono o sono danneggiati dai combattimenti. La disponibilità limitata spesso porta a pratiche igieniche inadeguate, aumentando il rischio di ulteriori epidemie di colera. La soluzione è semplice: i combattimenti devono fermarsi e le parti in conflitto devono trovare una soluzione politica. Nel frattempo continueremo a distribuire medicine e a sostenere cliniche per raggiungere i bambini più vulnerabili prima che sia troppo tardi", ha proseguito Kirolos.
Il colera è una malattia infettiva trasmessa attraverso cibo o acqua contaminati. L'accesso all'acqua pulita è dunque fondamentale per tenere sotto controllo una epidemia. Ma lo Yemen è il paese più povero d'acqua nel mondo arabo e anche prima dell'inizio della guerra, gli esperti temevano che lo Yemen potesse diventare il primo paese al mondo a rimanere senza acqua utilizzabile. Quasi quattro anni di conflitto non hanno fatto altro che peggiorare ulteriormente la situazione.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.