Inclusione sociale per giovani a rischio migrazione non sicura in Etiopia
Save the children in Ethiopia
Perché?
Povertà, mancanza di beni di prima necessità, ricerca di migliori opportunità di vita, conseguenze a loro volta di insicurezza e impatto dei cambiamenti climatici, sono tra le maggiori cause che spingono i bambini non accompagnati, adolescenti e le loro famiglie a lasciare l’Etiopia. Tuttavia, se la migrazione non porta i risultati sperati, il ritorno in patria, in particolare per bambini e giovani, è un processo costellato di difficoltà di ordine psicologico, sociale ed economico che necessita di assistenza perché i diritti fondamentali non vengano messi in discussione.
La rotta migratoria orientale che punta verso Gibuti al fine di attraversare il Mar Rosso e raggiungere le ricche economie della penisola araba, ha Dire Dawa come snodo principale ed è la più utilizzata da coloro che lasciano l’Etiopia e i paesi limitrofi in modo irregolare. La maggioranza di questi migranti è giovane, spesso di età compresa tra i 14 e i 17 anni, ma non mancano casi di bambini di età inferiore. Sebbene le informazioni siano frammentate, si stima che circa 7.200 bambini migranti etiopi percorrano la rotta ogni anno, transitando per Dire Dawa e intraprendendo un percorso pericoloso e pieno di difficoltà, soprattutto per i più vulnerabili.
Che cosa?
L'obiettivo del progetto, quindi, è contribuire a ridurre le disparità sociali ed economiche per i bambini e i giovani a rischio di migrazione non sicura e i rimpatriati, attraverso una strategia d’intervento che mira a garantire un sistema di protezione rafforzato e ad includere a livello sociale ed economico bambini migranti non accompagnati e returnees (under 18), nonché adolescenti e giovani (dai 15 ai 24 anni di età) che sono a rischio di intraprendere una migrazione non sicura. Il progetto contribuirà sia ad affrontare le cause profonde della migrazione non sicura, sia a migliorare l'assistenza, i servizi e le opportunità per coloro che sono coinvolti nella migrazione a diversi livelli.
Il progetto, Ten4All (T4A), contribuisce al raggiungimento dell’OSS 10 (Obiettivo di Sviluppo Sostenibile), promuovendo e rafforzando l'inclusione sociale, economica e politica di migranti, rimpatriati e persone a rischio di migrazione non sicura nelle zone East Hararge e Dire Dawa, Etiopia (AID 012590/07/6), della durata triennale, è finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per 1.800.000 euro e implementato con i partner Save the Children Ethiopia (SCI), Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI) e Postive Action for Development (PAD), in coordinamento con le autorità locali.
Attività Principali
Rafforzamento del sistema di protezione e accesso a educazione
- L’informazione e sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare, le opportunità di migrazione sicura, i servizi di protezione e come accedervi, i diritti dei bambini e le opportunità di reintegrazione e sostegno psico-sociale per beneficiari diretti, ovvero bambini e giovani vulnerabili, attraverso, tra gli altri, radio, eventi comunitari e nelle scuole, e info HUB;
- Fornitura di servizi di gestione dei casi (family tracing, ricongiungimento, salute mentale e supporto psicologico, supporto psico-sociale basato sulla comunità, referral a servizi specializzati, assistenza alternativa) a bambini e giovani vulnerabili, inclusi i returnees e i sopravvissuti alla violenza di genere;
- Educazione: attività di prevenzione scolastica per bambini e adolescenti a rischio di abbandono scolastico, con una specifica attenzione a ragazzi e bambini vulnerabili precedute da un’approfondita analisi delle iniziative, meccanismi o programmi di incentivo scolastico in Africa in grado di incoraggiare le famiglie a mandare figli a scuola, con particolare attenzione per le barriere che spingono all’abbandono scolastico e con indicazioni utili per la possibile implementazione in Etiopia.
Accesso a opportunità economiche
Migliorare le condizioni del mercato del lavoro nei paesi d’origine può contribuire a ridurre l’urgenza di lasciare il proprio paese, in tal modo riducendo il ricorso a canali di migrazione irregolari, e favorisce l’inserimento dei migranti nel mercato del lavoro del paese di destinazione. Con questa componente il progetto garantirà a 2.400 giovani adolescenti la formazione e lo sviluppo delle loro competenze per favorire la loro inclusione dal punto di vista economico e sociale.
Gli assi d’intervento riguardano: l’accesso al credito, ai mercati e/o alla formazione di competenze imprenditoriali; i servizi per l’impiego, attraverso interventi che migliorano l’efficacia della ricerca del lavoro e conciliano domanda ed offerta di lavoro.
Coordinamento per migliori servizi di protezione
Il governo, le organizzazioni della società civile e le strutture a livello comunitario verranno accompagnate e supportate per coordinarsi al fine di garantire percorsi di riferimento (referral pathways) efficaci e la fornitura di servizi di protezione integrati ai bambini e ai giovani migranti.
Di conseguenza, saranno formati i funzionari governativi e i membri dei sistemi di protezione comunitari, per rafforzare le loro capacità di prevenire la migrazione insicura e di sostenere la reintegrazione socio-economica dei rimpatriati. Inoltre, verranno rafforzati il coordinamento, il sistema di referral e la fornitura di servizi di protezione complementari per migranti e rimpatriati (servizi psicosociali, medici, legali).
Inoltre, il progetto darà seguito al lavoro di advocacy, in coordinamento con altre ONG e agenzie delle Nazioni Unite, a livello locale e nazionale sulle policies, le strategie e le pratiche relative alla migrazione, per una migliore efficacia e inclusione dei più svantaggiati ed emarginati (bambini con disabilità, ragazze migranti, ecc.).