S.F.E.R.E - Socialità Formativa Educazione Resiliente
CONTESTO DI INTERVENTO
La povertà educativa affligge la crescita e lo sviluppo di bambine/i e ragazze/i, ne sacrifica la creatività e i talenti, ne compromette la possibilità di scegliere con consapevolezza i percorsi di studio e lavoro.
La percentuale di Early School Leavers – cioè ragazzi tra i 18 e i 24 anni che non studiano e non hanno concluso il ciclo d’istruzione - raggiunge nel 2021 il 13,1% (a fronte della media europea del 9,9%), mentre la percentuale dei NEET (Neither in Employment nor in Education or Training) raggiunge il 23,3% (rispetto ad una media europea pari al 13,7%) [dati Eurostat, 2021].
L’abbandono precoce della scuola da parte dei e delle giovani aumenta il rischio di disoccupazione e/o di impiego scarsamente qualificato e tutelato. Tale premessa permette di identificare una serie di bisogni socioeducativi e formativi per i minori, comuni a molti contesti italiani, che ben si applicano anche al contesto specifico di intervento del Progetto S.F.E.R.E, corrispondente ai quartieri di Barra e Ponticelli a Napoli (VI Municipalità).
DESCRIZIONE DEL’INTERVENTO: ATTORI ED OBIETTIVI
Il Progetto è finanziato dall’Unione Europea, tramite l’iniziativa Next Generation EU, ed approvato dall’Agenzia di Coesione Territoriale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Investimento 1.3 “Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore”).
L’iniziativa ha una durata complessiva di due anni – dal 1 giugno 2023 al 31 maggio 2025 – e si sviluppa a partire da una rete di attori già attiva sul territorio per la costruzione di strategie per la riduzione dell’abbandono scolastico, di cui facciamo parte come ente capofila, insieme a soggetti privati (Il Tappeto di Iqbal, ASD Ronin) e pubblici (Assessorato all’Educazione, Istituto Superiore Sannino-De Cillis).
Obiettivo specifico del progetto è contrastare il fenomeno della dispersione scolastica nel territorio Barra- Ponticelli di Napoli, puntando all’inclusione socioeducativa e/o professionale di circa 130 minori di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Per farlo, SFERE adotta un approccio integrato, di prevenzione e di contrasto, ed una metodologia innovativa che fa delle arti espressive e delle discipline sportive strumenti attrattivi potenti e canali preferenziali per lo sviluppo dell’apprendimento, oltre che per veicolare valori positivi di solidarietà, reciprocità e cittadinanza attiva alternativi a quelli appresi “per strada”.
LE ATTIVITÀ PROGETTUALI
- Attività 1 - Formazione Child Safe Policy e Comunicazione di progetto. Si prevede la creazione di canali di comunicazione e di materiali di comunicazione utili per la disseminazione di buone pratiche sperimentate nel progetto. Save the Children sarà inoltre responsabile della formazione del personale di progetto sul Sistema di Tutela dell'infanzia.
- Attività 2 - Mappatura e ricognizione precoce delle situazioni di minori in dispersione o a rischio, presa in carico e orientamento personalizzato. L’attività implica il “revamping” della rete territoriale presente, per il coordinamento del lavoro di ricognizione, matching e monitoraggio e successiva presa in carico di minori a rischio dispersione e/o dispersi.
- Attività 3 - Azioni di sviluppo competenze nell’extra-scuola. Si svolgeranno attività centrate sul recupero delle competenze didattiche di base previste dal curriculum scolastico, al fine di soddisfare il rispetto dell’obbligo e del successo formativo dei/delle giovani. In parallelo, si svolgeranno laboratori di pratica sportiva e artistica per integrare le competenze didattiche curriculari di base attraverso l’uso di strumenti pedagogici alternativi.
- Attività 4 - Orientamento al lavoro e conoscenza delle professioni. L'attività contempla diverse misure per la promozione dell’inserimento professionale e la formazione specializzata di ragazzi/e di età 14-17 anni, accompagnati in modo mirato a partire dai rispettivi bisogni, vocazioni ed obiettivi. Tra queste, un ciclo di incontri con “maestri di mestiere” ed esperti del terzo settore, visite presso contesti lavorativi-produttivi, e l’attivazione di percorsi di “esperienza professionale”.
- Attività 5 - Attivazione di processi di sviluppo comunitario. Un gruppo di giovani d’età 14-17 anni sarà protagonista dell’organizzazione di eventi sociali rivolti ad altri/e giovani ed agli abitanti del territorio (insegnanti, adulti di riferimento, imprese), con l’obiettivo di sperimentare sul campo competenze ed abilità e metterle a disposizione della comunità, in un processo di rigenerazione territoriale.
- Attività 6 - Rafforzamento comunità scolastica e percorso di dialogo scuola-famiglia. L’attività prevede un percorso di rafforzamento del dialogo con e tra famiglie, e scuola-famiglie, su tematiche correlate alla dispersione scolastica, oltre ad un percorso di formazione con docenti di alcuni plessi scolastici su temi legati al riconoscimento precoce dei minori a rischio dispersione, l’analisi dei fabbisogni, la predisposizione di approcci di presa in carico individuale.