Gaza: 84 persone uccise a Khan Younis, tra cui 24 bambini

Bisan/Save the Children

Almeno 84 persone uccise a Khan Younis, tra cui 24 bambini. Assistiamo da quasi 10 mesi alla terribile guerra a Gaza e alla distruzione delle vite dei bambini in tutti i Territori Palestinesi Occupati.

Nelle ultime ore è arrivata la testimonianza di Jeremy Stoner, Direttore Regionale di Save the Children per il Medio Oriente, che riportiamo di seguito:

Gaza: 24 bambini uccisi in un giorno

"A quasi 10 mesi da questa orribile guerra, la distruzione causata alle vite dei bambini e il disprezzo per ogni forma di tutela legale, non accennano a interrompersi. Le forze militari israeliane continuano a restringere l'area dichiarata “umanitaria”. I civili sono costantemente sottoposti ordini di evacuazione da aree precedentemente considerate sicure. A Khan Younis, migliaia di famiglie stanno fuggendo dai bombardamenti aerei israeliani a seguito di nuovi ordini di trasferimento che non hanno dato il tempo sufficiente ai civili per sapere da quali aree dovevano lasciare o dove dovevano andare. Secondo il Ministero della Sanità, almeno 84 persone sono state uccise in un giorno, tra cui 24 bambini.

Gli operatori sanitari affermano di essere sopraffatti da centinaia di casi all'ospedale Nasser e di non avere le scorte mediche per curare i pazienti. A Gaza non c'è più posto per le famiglie e ovunque vadano rischiano di essere prese di mira.

I bambini della Cisgiordania occupata non sono risparmiati dalla violenza. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che il numero di bambini vittime negli ultimi nove mesi è aumentato di quasi il 250%. Un'incursione nel campo profughi di Tulkarem sta mettendo a rischio altri bambini: la Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che le forze israeliane stanno ostacolando i movimenti dei loro team e non possono raggiungere tutti i feriti.

Siamo indignati per la violenza incessante e sproporzionata contro i bambini palestinesi. Non possiamo permettere che tutto questo si normalizzi. Quelli che sono sopravvissuti vivono in condizioni disumane e di stress estremo. Dobbiamo proteggerli. Sono bambini. È necessario un cessate il fuoco immediato e permanente e l’individuazione delle responsabilità di tutti i crimini commessi. Senza responsabilità, i bambini non saranno mai al sicuro", ha concluso Stoner.

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