Scuola: l’impatto positivo di Connessioni Digitali
Francesco Alesi per Save the Children
Dall’avvio del progetto “Connessioni Digitali”, sostenuto dal Gruppo Crédit Agricole e finalizzato a diminuire la povertà digitale che colpisce fortemente l’Italia, le competenze digitali dei giovani coinvolti hanno visto un grande miglioramento, secondo quanto emerge dalla valutazione di impatto condotta dall’Istituto Italiano di Valutazione sulle scuole che hanno partecipato.
Il progetto ha visto il coinvolgimento di 99 scuole in 17 regioni.
Connessioni Digitali
L’iniziativa, sostenuta dal Gruppo Crédit Agricole Italia, nasce con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa digitale, ossia “la privazione delle opportunità per apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni, attraverso l’utilizzo responsabile, critico e creativo degli strumenti digitali”.
Mira quindi a potenziare le competenze digitali dei più giovani e formare cittadini digitali consapevoli, tramite la creazione di percorsi di didattica digitale integrati all’insegnamento dell’Educazione Civica.
Il progetto biennale ha coinvolto 99 scuole secondarie di primo grado in 56 città di 17 regioni d’ Italia, con più di 1000 docenti e un totale di 5.843 studentesse e studenti tra i 12 e i 14 anni coinvolti.
I ragazzi e le ragazze coinvolte hanno realizzato prodotti di comunicazione digitale basandosi sulle loro esperienze, imparando ad utilizzare le tecnologie in modo consapevole e migliorando il loro attivismo civico. Il progetto, prevede la creazione di un’aula-ambiente di apprendimento creativo con materiali e dotazioni tecnologiche per la creazione dei contenutidegli studenti e studentesse. Qui ricoprono a rotazione diversi ruoli di comunicazione per sperimentare nuove competenze e modalità di organizzazione. Sono 80 le newsroom realizzate, che resteranno a disposizione delle scuole anche dopo la conclusione del progetto.
Nei due anni del progetto gli studenti sono stati introdotti alla e hanno realizzato prodotti di scrittura digitale, podcasting, digital storytelling e marketing sociale. Le scuole coinvolte hanno realizzato ben 2.147 contenuti.
La povertà digitale in Italia
In Italia, i giovani tra i 16 e i 19 anni che hanno competenze digitali di base sono il 58,7%. Nella mappa europea sulle competenze digitali, per questa fascia d’età, l’Italia si posiziona quart’ultima.
Il dato medio italiano nasconde ampi divari territoriali, con il Sud che ha oltre la metà dei ragazzi con scarse o nessuna competenza (52%) e il Nord e il Centro più vicini ai valori medi europei (34% e 39%). La percentuale scende con il crescere dell'età: solo il 45,7% della popolazione tra i 16 e i 74 anni ha competenze digitali di base (circa dieci punti percentuali in meno rispetto alla media europea, che è del 55,5%), un dato ancora ben lontano dall'obiettivo dell'80% fissato a livello europeo per il 2030.
I traguardi di Connessioni Digitali
Il progetto ha generato un impatto positivo sullo sviluppo delle competenze digitali di circa 6000 studenti e studentesse che hanno partecipato. È quanto emerge dalla valutazione di impatto condotta dall’Istituto Italiano di Valutazione sulle scuole che hanno preso parte al progetto.
La valutazione ha compreso tre livelli:
1) Competenze digitali degli studenti: l’impatto positivo del progetto emerge in tutte le quattro le dimensioni che definiscono la povertà educativa digitale (opportunità di apprendimento per comprendere, per essere, per vivere assieme, per vivere una vita autonoma e attiva). L’impatto maggiore si osserva nella capacità di relazionarsi e vivere attivamente la comunità digitale.
2) Competenze, motivazione dei docenti e rafforzamento tra scuole e territorio: la maggior parte dei docenti che hanno partecipato considera il progetto un’ottima opportunità per approfondire il tema dell’educazione digitale, dotare i ragazzi di nuove competenze e potenziare a loro motivazione allo studio, avendo migliorato la loro crescita personale e la propensione al lavoro di gruppo. Inoltre, il progetto ha favorito il dialogo tra la scuola e il territorio: ben 56 scuole hanno attivato diverse collaborazioni, in modo particolare con enti pubblici o associazioni.
3) Gender gap formativo: le studentesse hanno mostrato un miglioramento più significativo rispetto ai loro coetanei maschi, risultato molto interessante per colmare il gender gap formativo e lavorativo riguardo alle carriere legate alle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica).
“Connessioni Digitali” si avvale della collaborazione e della supervisione scientifica del CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media all'Innovazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), della partnership con ANSA e dell’implementazione a livello territoriale della cooperativa E.D.I. Onlus.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.