Diritti e bisogni dei bambini nella gestione delle catastrofi

Negli ultimi anni il numero di emergenze globali legate a pericoli naturali è aumentato, colpendo milioni di persone, soprattutto bambini, bambine e adolescenti, che sono tra i più vulnerabili. Spesso durante le emergenze, bambini, bambine e adolescenti perdono il senso della routine, come la possibilità di frequentare la scuola o di avere spazi sicuri e familiari per giocare e socializzare con i loro coetanei. Inoltre, gli effetti psicologici che un’emergenza ha sui genitori o sugli insegnanti possono amplificare l’impatto del trauma sui minori. Questo accade perché i bambini, le bambine e gli adolescenti si affidano agli adulti per interpretare e affrontare la realtà che li circonda. Per questo motivo, educare i minori su come prepararsi e affrontare tali eventi è fondamentale per ridurre la loro vulnerabilità e aumentare la loro resilienza.

Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale che scuole, enti di soccorso, organizzazioni giovanili e comunità locali collaborino in modo sinergico per garantire la preparazione alle emergenze dei minori e delle comunità a cui appartengono. Uno degli obiettivi del progetto SYNERGIES, di cui siamo partner, è fornire agli stakeholder strumenti efficaci per la preparazione alle emergenze, con un focus specifico sui gruppi a rischio come i minori.

Pianificare una gestione dei disastri incentrata sui bambini

Una delle nostre missioni principali è la promozione dei diritti e della partecipazione dei giovani tra i diversi interlocutori in campo. Per realizzare questo compito, abbiamo prodotto un documento intitolato “Dalla parte dei bambini, linee di indirizzo per la pianificazione di Protezione Civile”, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile. L’obiettivo di questo documento è di supportare coloro che a vario titolo si occupano di pianificare la risposta alle emergenze nella redazione di piani di protezione civile comunali che prestino particolare attenzione ai diritti e ai bisogni dei minori. 

Il documento fornisce dieci raccomandazioni - chiamate Azioni - volte a creare un sistema di protezione che risponda ai bisogni dei minori, coinvolgendo attivamente la collettività e le autorità locali per costruire comunità più resilienti ai disastri. Ecco 10 azioni che possono facilitare questo compito. 

  1. Identificare un coordinatore per i diritti dei bambini durante le emergenze
    Il coordinatore è responsabile della supervisione di tutte le attività che coinvolgono bambini, bambine e adolescenti durante la pianificazione delle emergenze. Il suo ruolo è quello di garantire che le esigenze dei minori siano integrate nei piani di gestione dei disastri in ogni fase, prima, durante e dopo le emergenze. Le responsabilità includono la creazione di sistemi di allarme specifici per i minori, la verifica dei piani di evacuazione e la garanzia di un’assistenza specifica per i bambini, le bambine e gli adolescenti vulnerabili.
  2. Mappatura dei servizi per i minori e delle procedure di evacuazione
    Questa azione sottolinea la necessità di integrare le esigenze dei minori nei piani di protezione civile comunali attraverso la mappatura di strutture come scuole e centri ricreativi. Ciò include lo sviluppo di protocolli di evacuazione per le scuole, lo svolgimento di esercitazioni regolari per familiarizzare gli studenti con le procedure di emergenza e la chiara definizione dei ruoli del personale scolastico durante le evacuazioni.
  3. Garantire la continuità educativa
    Il mantenimento delle attività educative durante le emergenze è fondamentale per il diritto all’istruzione dei bambini, delle bambine e degli adolescenti e per il loro benessere generale. Ciò sottolinea la necessità che i piani di protezione civile comunali includano strategie per ridurre al minimo le interruzioni, come l’utilizzo di piattaforme di apprendimento online, l’identificazione di luoghi di apprendimento alternativi e la garanzia che le scuole possano fungere da rifugi di emergenza, se necessario.
  4. Coordinamento con le organizzazioni giovanili
    Il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato locali e delle istituzioni scolastiche nella fase di pianificazione è fondamentale per preparare efficacemente i minori alle emergenze. Gli sforzi di collaborazione possono includere esercitazioni personalizzate basate sui rischi locali e la formazione del personale di protezione civile e dei membri della comunità sui diritti dei minori durante le emergenze.
  5. Stabilire spazi a misura di bambino e bambina
    I piani di protezione civile comunali dovrebbero prevedere aree sicure per i bambini, le bambine e gli adolescenti all’interno o in prossimità dei rifugi, i cosiddetti spazi a misura di bambino, dotati di servizi adeguati. Questi spazi dovrebbero offrire attività strutturate guidate da professionisti qualificati, essere accessibili a tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti e sottoposti a valutazioni rigorose per garantire l’inclusione.
  6. Adottare un codice di condotta per la protezione dei minori
    Per salvaguardare i minori durante le emergenze, le organizzazioni devono implementare rigorosi standard di tutela dei bambini, delle bambine e degli adolescenti. Ciò include la formazione del personale, la definizione di un codice di condotta per coloro che interagiscono con i minori e la garanzia di una supervisione per monitorare e segnalare eventuali casi di abuso o negligenza.
  7. Fornire supporto psicosociale
    Le emergenze spesso infliggono ai bambini alle bambine e agli adolescenti un notevole stress psicologico. È essenziale incorporare interventi psicosociali, come il primo soccorso psicologico, per aiutare a promuovere la resilienza. Questa azione mira a rafforzare l’importanza di stabilire una strategia che includa la costruzione di reti di supporto che coinvolgano le famiglie e le scuole, la formazione degli operatori per riconoscere i sintomi del trauma e la creazione di spazi sicuri per i minori dove poter esprimere i loro sentimenti in modo protetto e sicuro.
  8. Garantire l’accesso ai servizi medici di emergenza
    L’assistenza medica tempestiva per i bambini, le bambine e gli adolescenti durante le emergenze è fondamentale. I piani di protezione civile comunali dovrebbero affrontare in modo specifico le esigenze di bambini, bambine e adolescenti, assicurando la presenza di pediatri qualificati nei contesti di emergenza e fornendo una formazione completa a tutto il personale medico sull’assistenza pediatrica.
  9. Promuovere l'educazione alla preparazione ai disastri nelle scuole
    Le scuole svolgono un ruolo fondamentale nel preparare i bambini, le bambine e gli adolescenti a diventare membri attivi della comunità. L’integrazione di argomenti relativi alla riduzione del rischio di disastri (DRR) nei programmi scolastici, l’organizzazione di discussioni guidate da esperti e la realizzazione di esercitazioni di evacuazione possono migliorare significativamente la preparazione e i legami con la comunità durante le emergenze.
  10. Incoraggiare la partecipazione dei bambini alla gestione dei disastri
    In linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti Dell’Infanzia e dell’Adolescenza, i bambini, le bambine e gli adolescenti dovrebbero essere coinvolti attivamente nelle decisioni che riguardano la loro vita, in particolare nella gestione dei disastri. La responsabilizzazione dei minori attraverso l’educazione ai rischi locali, la semplificazione dei piani di protezione civile comunale per una migliore comprensione e il coinvolgimento di bambini, bambine e adolescenti nelle attività di sensibilizzazione della comunità, possono migliorare significativamente la resilienza e la preparazione.


Attuando queste dieci Azioni, le comunità e le autorità locali possono lavorare per costruire società più resilienti che non solo proteggano i minori durante le emergenze, ma li mettano anche in grado di svolgere un ruolo attivo nella salvaguardia del loro futuro. L’attenzione all’istruzione, al sostegno psicosociale e al coinvolgimento della comunità è fondamentale per garantire che le voci dei bambini, delle bambine e degli adolescenti siano ascoltate e che i loro diritti siano rispettati in tutte le fasi della gestione delle emergenze.
 

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