Gaza: un membro dello staff ucciso da attacco aereo israeliano
Sacha Myers / Save the Children
È con profonda tristezza che confermiamo che un membro del nostro staff è stato ucciso sabato 30 novembre in un attacco aereo israeliano a Khan Younis. È il secondo collega staff che perde la vita a Gaza dall'inizio della guerra nell'ottobre 2023.
Ahmad, membro del nostro staff ucciso a Gaza
Ahmad Faisal Isleem Al-Qadi, 39 anni, lavorava per il team amministrativo di Gaza dal maggio 2024. È stato ucciso nel primo pomeriggio di sabato mentre tornava a casa dalla moglie e dalla figlia di tre anni dalla moschea.
Ahmad, che era sordo, sarà ricordato per la sua determinazione ad aiutare gli altri, per il suo orgoglio per la figlia e per la sua capacità di illuminare le giornate degli altri. Aveva condiviso con i colleghi il sogno di ricostruire la sua casa, distrutta da un precedente attacco aereo. Sameh Ewaida, 39 anni, sua moglie, i suoi quattro figli e i membri della sua famiglia allargata sono stati uccisi nel dicembre 2023 quando è stato colpito il loro edificio residenziale.
La violenza contro gli operatori umanitari a Gaza
La giornata di sabato ha segnato per sempre la vita di altre 17 persone, uccise in almeno due attacchi separati a Khan Younis. Ma questa guerra è stata la più letale e conta almeno 337 operatori umanitari e delle Nazioni Unite uccisi dall'ottobre 2023. La violenza contro i civili e gli operatori umanitari è inaccettabile e deve cessare.
“Non ci sono parole abbastanza forti per esprimere il dolore e l'indignazione che proviamo per la perdita di Ahmad in un attacco aereo israeliano. Era un membro prezioso della nostra squadra e amato da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Condanniamo questo attacco con la massima fermezza e chiediamo un'indagine”, ha dichiarato Inger Ashing, CEO di Save the Children International.
Per approfondire, leggi il comunicato stampa.