Educazione sessuale e affettiva: perché è importante a scuola

Ultimo aggiornamento 12/02/2025.


Educare alla sessualità e all’affettività significa promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle proprie emozioni per riconoscerle e imparare a gestirle. Oggi più che mai, alla luce delle nuove linee guida europee sull'educazione affettiva e sessuale, diventa fondamentale garantire un percorso educativo strutturato e interdisciplinare fin dall'infanzia. 

Attraverso lo sviluppo dell’intelligenza emotiva si imparano a riconoscere le proprie sensazioni e i propri sentimenti, aumentando le capacità affettive con l’obiettivo di favorire una buona relazione interpersonale. In questo articolo presenteremo l’esperienza di educazione sessuale vissuta da alcune classi del progetto Fuoriclasse in Movimento, arricchendola con le più recenti indicazioni pedagogiche. 

EDUCAZIONE SESSUALE E AFFETTIVA

La sfera sessuale e affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell’individuo, soprattutto nelle fasi di vita di passaggio dalla pubertà all’adolescenza.

Il ruolo che l’educazione all’affettività e alla sessualità può svolgere è quello di facilitare ragazzi e ragazze ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle proprie emozioni e di quelle altrui, promuovendo il benessere e il rispetto reciproco. 

Negli ultimi anni, studi internazionali hanno evidenziato come i programmi diComprehensive Sexual Education (CSE), raccomandati dall'UNESCO e dall'OMS, siano fondamentali per prevenire la disinformazione e contrastare fenomeni come la violenza di genere e il cyberbullismo. Il loro obiettivo è quello di garantire un pieno sviluppo della capacità di apprendimento cognitivo e affettivo, di risoluzione di problemi e di compiere scelte adeguate per essere protagonisti del proprio percorso di vita.

Le esperienze vissute nelle scuole testimoniano chiaramente l’importanza del dialogo sul tema delle emozioni, la corporeità, l’affettività e la sessualità fin dall'infanzia, adattando modalità e tematiche all’età e al livello di maturità di studenti e studentesse. Già nella scuola dell’infanzia è possibile introdurre percorsi educativi per aiutare i bambini a riconoscere e dare un nome alle proprie emozioni, comprendere il concetto di rispetto reciproco e iniziare a esplorare in modo sano il rapporto con il proprio corpo e quello degli altri. 

Educazione affettiva e sessuale in adolescenza: a che punto siamo?

In collaborazione con IPSOS abbiamo realizzato un'indagine per la ricerca“L’educazione affettiva e sessuale in adolescenza: a che punto siamo?”. Tra i dati raccolti, ecco alcuni tra i più significativi: 

  • Quasi un adolescente su 4 (il 24%) ritiene la pornografia una rappresentazione realistica dell’atto sessuale.
  • La principale fonte di informazione dei ragazzi e delle ragazze sui temi dell’affettività e della sessualità è il web: il 47% degli intervistati sceglie siti web e articoli online per informarsi sulle pratiche sessuali e il 57% per approfondire il tema delle infezioni sessualmente trasmissibili.
  • Meno di un adolescente su due ha fatto educazione sessuale a scuola, solo il 37% al sud e nelle isole.

Il dossier esplorai temi della consapevolezza di adolescenti e genitori riguardo a sessualità e affettività, salute e accesso ai servizi, compreso il ruolo del digitale e degli agenti educativi, come la famiglia e la scuola. Scopri di più Facciamolo in classe: parliamo di educazione sessuo-affettiva.

PERCHÉ È IMPORTANTE L'EDUCAZIONE SESSUALE E AFFETTIVA A SCUOLA?

Inserire l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole ha diversi obiettivi specifici:

  • Aumentare le life-skills personali, relazionali, comunicative ed affettive;
  • Favorire le capacità riflessive sui propri stati affettivi e sui modelli di relazione tra compagne/i e con gli adulti;
  • Aumentare la consapevolezza della sessualità come dimensione globale della persona, nei vari aspetti: biologico-riproduttivo, psico-affettivo e socio-relazionale;
  • Contrastare fenomeni di violenza di genere, stereotipi e discriminazioni
  • Incrementare le informazioni corrette su temi legati al periodo di crescita degli studenti e delle studentesse.

La scuola necessita di un supporto per la realizzazione di questi percorsi e può farsi affiancare dai diversi professionisti del settore, sempre in rete con le realtà del territorio, come ad esempio i consultori, collaborando alla realizzazione di percorsi educativi, e presentando ai ragazzi e alle ragazze le funzioni, i servizi offerti e le modalità di accesso.

È necessario fornire a tutte e tutti gli strumenti necessari per vivere questi temi in modo responsabile e consapevole. Per questo motivo, insieme al Movimento Giovani e con la partecipazione di Aurora Ramazzotti abbiamo lanciato la campagna #FACCIAMOLOINCLASSE, per chiedere una legge che inserisca l’educazione alla sessualità e all’affettività nei percorsi scolastici.

PUBERTÀ: COS’È E COME AFFRONTARLA

La fase della pubertàcrea una moltitudine di cambiamenti fisici e ormonali, spesso vissuti in maniera diversa da ogni adolescente. Questo può generare insicurezze e ansie legate al proprio corpo e al confronto con gli altri. Affrontare questi cambiamenti con il giusto supporto è essenziale per garantire un percorso di crescita sereno.

Per darvi qualche consiglio per come affrontare questa complessa fase, ecco la prima esperienza del Consiglio Fuoriclasse della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Ardea 2, aderente alla rete di Fuoriclasse In Movimento. La Dott.ssa Claudia Notari, psicologa psicoterapeuta di PsyPlus, ha svolto degli incontri di educazione affettiva e sessuale nelle classi terze, favorendo il riconoscimento delle emozioni senza giudizio o critica. Ad esempio, un aspetto cruciale dell'educazione sessuale è la corretta informazione. Molti adolescenti, infatti, hanno idee errate sull'anatomia, sulle precauzioni, sugli orientamenti sessuali e sul piacere sessuale. Per questo motivo, è stato svolto un laboratorio in cui ragazzi e ragazze hanno scritto domande anonime, poi discusse collettivamente. Elenchiamo di seguito altre attività da poter svolgere a scuola:

EDUCARE ALLA SESSUALITÀ: I FALSI MITI

Un’attività interessante svolta dagli studenti e dalle studentesse aveva l'obiettivo di sfatare dei falsi miti sulla sessualità, in cui sono emerse molte convinzioni errate sull’anatomia, sulle precauzioni, sugli orientamenti sessuali e sul piacere sessuale.

Riproponiamo l'attività di gruppo per parlare di sessualità a scuola: sono stati distribuiti dei bigliettini sui quali è stato chiesto di scrivere delle domande, dubbi o curiosità in forma anonima, poi raccolti per classi e argomenti, in modo da discuterne insieme. Questa è una fase importante della formazione perché non solo sonda il livello di conoscenza e comprensione degli argomenti trattati, ma fa emergere, in maniera protetta, i dubbi e le perplessità rimasti in ogni componente del gruppo.

Un altro incontro è stato dedicato al tema del primo rapporto sessuale attraverso il racconto fittizio di un ragazzo e una ragazza immaginari che lo raccontavano in una chat ad un amico/a. L’obiettivo è stato far immedesimare i ragazzi e le ragazze nelle sensazioni di disagio, imbarazzo e aspettative disattese che descrivevano i personaggi del racconto.

Si è affrontato anche il tema della contraccezione, che si è rivelato un momento utile per sfatare alcune convinzioni errate e colmare la poca conoscenza sulle malattie sessualmente trasmissibili in un rapporto non protetto. È stato utile inoltre far conoscere le diverse figure professionali che ruotano intorno a questa sfera, quindi ginecologo/a, androloga/o, ostetrica, psicologa/o, sessuologo/a, urologa/o, ecc. 

EDUCARE AL RISPETTO neLLE RELAZIONI

L'educazione all'affettività e alle relazioni deve includere il rispetto reciproco, il superamento degli stereotipi e la promozione della parità di genere. Fondamentale, quindi, in un percorso sull’affettività e le relazioni, affrontare il tema dell’educazione al rispetto, agli affetti, alle emozioni e ai sentimenti, con uno sguardo educativo volto a promuovere la corresponsabilità tra i generi attraverso il superamento degli stereotipi, il rispetto dell’altro e di ciascuna identità. 

Un modo per affrontare il tema è quello di lavorare in gruppo e porsi in ascolto degli altri per favorire il confronto, grazie all’aiuto di un mediatore. Durante i laboratori, per esempio, è stato proposto alla classe di lavorare in due gruppi: ciascun gruppo doveva immaginare l’incontro tra due coetanei (inventati) che vogliono instaurare una relazione e pensare a come costruire e sviluppare la relazione con l’altro o l’altra. L’obiettivo di questa attività è stato quello di alimentare empatia nei confronti di compagni/e e riflettere anche sulle proprie emozioni e quelle degli altri. Il dibattito quindi si è acceso sulle modalità di relazione e sul disagio che l’incontro con l’altro/a può creare.

L'educazione affettiva è fondamentale perché permette di riconoscersi in una varietà di emozioni spesso negate o vissute come sbagliate. Inoltre, contribuisce a prevenire fenomeni di abuso e coercizione, promuovendo il consenso e il rispetto all'interno delle relazioni. 

Continua ad approfondire:

Puoi trovare altre attività da svolgere in classe sul tema delle emozioni.

Leggi anche gli articoli:

Chi ha letto questo articolo ha visitato anche