Ad Aleppo 100.000 bambini rimasti intrappolati, bersagli indifesi sotto le bombe
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Almeno 250.000 persone, tra cui circa 100.000 bambini, sono intrappolate ad Aleppo est, negli ultimi quartieri ancora nelle mani dell’opposizione, in seguito all’assalto condotto nelle ultime ore dall’esercito siriano e dai suoi alleati.
In poco più di 36 ore le forze lealiste hanno conquistato diversi distretti chiave della città, costringendo migliaia di persone a fuggire verso l’area controllata dall’opposizione.
"Con così tante persone intrappolate in uno spazio sempre più piccolo, i bambini diventano bersagli indifesi sotto le bombe. Le testimonianze raccolte dai nostri partner siriani ad Aleppo est ci parlano di famiglie spaventate, che non sanno se riusciranno a superare la notte", racconta Sonia Khush, Direttore di Save the Children in Siria.
Migliaia di persone, tra cui numerosi bambini, in questo momento non hanno un tetto sopra la testa e non hanno un posto dove mettersi al riparo.
"Non soltanto le persone devono cercare di fuggire e mettersi al riparo dagli attacchi aerei, ma allo stesso tempo corrono il rischio crescente di rimanere vittime dei numerosi ordigni inesplosi sparsi per la città, che hanno già ucciso o ferito civili inermi. In questo scenario, con l’offensiva dell’esercito siriano che proseguirà anche nelle prossime ore e giorni, sono soprattutto i bambini a subire le conseguenze inaccettabili di un conflitto cruento e sanguinoso”, afferma ancora Sonia Khush.