Siria: la comunità internazionale intervenga o sarà complice
“Siamo oltre l’inferno. Le immagini che arrivano dalla Siria, i corpi senza vita di quei bambini, sono la testimonianza che siamo di fronte ad un orrore che è quello già visto nei campi di concentramento nazisti. La Comunità internazionale ha il dovere di intervenire immediatamente o sarà per sempre complice di quello che sta accadendo”. Così Valerio Neri, il nostro Direttore Generale, commenta la notizia dell’attacco chimico a Idlib, in Siria, in cui hanno perso la vita moltissimi bambini.
Una nostra clinica nei dintorni di Maret al Numaan ha ricevuto tre casi e li ha trasportati in ambulanza in ospedale, ma le strutture sanitarie sono sopraffate dai bombardamenti e il trasferimento lungo le strade è particolarmente pericoloso. I medici hanno riferito che i sintomi riscontrati sono coerenti con l'utilizzo di gas nervini, come il sarin. Se confermato, sarebbe una palese violazione del diritto internazionale.
A sei anni dall’inizio del conflitto in Siria, che si stima abbia fatto finora oltre 470.000 vittime, sono ancora 5,8 milioni i bambini che vivono sotto i bombardamenti e hanno bisogno di aiuti e sono almeno 3 milioni i bambini che hanno oggi sei anni e non hanno mai conosciuto altro che la guerra.