Giochi per stare bene a scuola
Il gioco libero, creativo e positivo è un diritto fondamentale per bambini e adulti, tanto che nel 1998 è stata istituita la Giornata del Gioco, che si celebra in tutto il mondo il 28 maggio. Anche la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza lo richiama all’articolo 31: “Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e partecipare alla vita culturale e artistica del paese in cui vivono”.
Il gioco è un elemento cardine del programma Fuoriclasse che propone, tra le varie attività, un percorso laboratoriale per la classe e i suoi docenti, volto a valorizzare gli aspetti positivi e piacevoli offerti dalla scuola.
I prodotti comunicativi e il loro significato educativo
Durante il percorso, viene utilizzato un approccio che promuove l’apprendimento collaborativo e orientato al fare. Gli studenti sono accompagnati dagli educatori a raccontare il loro punto di vista attraverso l’ideazione e la realizzazione di un prodotto comunicativo. I fumetti, i giochi e i video hanno un valore simbolico e metaforico preciso: insieme, valorizzando le competenze e le attitudini di ognuno, è possibile raggiungere ottimi risultati. È sempre magico il momento finale in cui gli studenti hanno in mano la loro creazione: “È incredibile: questo gioco lo abbiamo proprio fatto noi… ci sono i nostri disegni, i nostri pensieri!”.
Questo processo di gruppo contribuisce a sviluppare nei ragazzi la fiducia in loro stessi e negli adulti che li hanno affiancati, influisce positivamente sulle relazioni tra coetanei e con gli insegnanti, rafforza il senso di responsabilità e appartenenza alla propria “comunità educante”.
Alla fine del laboratorio, bambini e ragazzi presentano il lavoro a un gruppo di compagni: attraverso l’uso dei prodotti realizzati, raccontano e condividono con studenti di altre classi la bellezza e l’importanza di andare a scuola e li informano degli effetti negativi della dispersione scolastica. Si sviluppano così processi di partecipazione consapevole alla vita della propria scuola.
sChOOL! Un esempio di gioco creato dai bambini
“Durante i laboratori del progetto Fuoriclasse noi bambini, insieme a educatori e insegnanti, abbiamo giocato a creare gli elementi di una pozione magica per stare bene a scuola”. Questi ingredienti sono stati poi trasformati in oggetti e abitudini concrete che gli alunni di quinta elementare sentivano essere portatori di benessere nella loro vita scolastica; sono poi diventati dei simboli, disegnati dai bambini stessi, che hanno popolato le 55 carte del gioco e rappresentano le cinque regole per stare bene a scuola. Le condividiamo con voi:
- lezioni divertenti e coinvolgenti;
- ascolto, condivisione e rispetto reciproci, tra adulti e bambini e tra bambini stessi;
- amicizia e attenzione verso il prossimo;
- impegno e interesse, studenti e insegnanti devono dare sempre il massimo, essere curiosi, sperimentare cose nuove;
- i nostri diritti: "noi bambini dobbiamo conoscerli e gli adulti devono fare di tutto affinché siano rispettati… abbiamo diritto anche a sbagliare, a fare i capricci, ad essere amati e ad essere accettati per quello che siamo!”.
Oltre alle carte, il gioco è costituito da un tabellone (che rappresenta la scuola e in cui sono evidenziati tutti luoghi legati al benessere come laboratori, biblioteca, palestra, cortile, spazi del quartiere), dalle pedine (gli studenti), dal libretto delle regole che contiene anche delle filastrocche inventate dai bambini per spiegare il significato dei simboli e da un poster multilingue.
Un gioco per imparare con le insegnanti e passare del tempo piacevole con i genitori
Il poster contiene i simboli tradotti in lingua inglese e francese ed è pensato come materiale didattico per insegnanti, da usare assieme al gioco per approfondire la conoscenza delle lingue in modo divertente e coinvolgente. Perché non chiedere poi la traduzione di queste parole anche ai bambini di origine straniera presenti in classe? Potrebbe rivelarsi un’ottima strategia per valorizzare le differenze.
Il poster potrebbe essere appeso in classe, ma anche dai genitori nella camera dei propri figli… Sappiamo quanto sia importante per i bambini trascorrere del tempo in modo ludico e creativo con i propri genitori. Se poi il gioco racconta la scuola dal punto di vista dei bambini e permette un confronto non giudicante tra genitori e figli sugli aspetti positivi come su quelli più problematici, tutta l’esperienza scolastica può essere vissuta proprio come un gioco di squadra, dove conta soprattutto partecipare, confrontarsi, divertirsi, imparare e crescere nel miglior modo possibile.
Volete mettervi in gioco con sChOOL!, il gioco realizzato dai bambini di Fuoriclasse Torino? È scaricabile gratuitamente a questo link.