Somalia: bambine vittime di matrimoni precoci e aggressioni
Tante bambine e ragazze in Somalia e Somaliland sono vittime di matrimonio precoce a causa della siccità che nel Corno d’Africa minaccia i progressi fatti nella battaglia contro alcune delle peggiori forme di abuso nei confronti delle donne.
Il cambiamento climatico ha prodotto un milione di sfollati in tutta la Somalia nel solo 2017, rendendo donne e giovani madri particolarmente vulnerabili alle aggressioni: siamo molto preoccupati per i ripetuti casi nei quali ci siamo imbattuti e che risultano essere una conseguenza dell’impatto della siccità sul tessuto sociale.
La ricerca ha mostrato che nel 10% delle famiglie, in Somalia, una bambina ha subito aggressioni sessuali. Inoltre numerose adolescenti (51 minori in 1.104 famiglie) hanno subito un matrimonio forzato a causa dell’effetto che la siccità ha avuto sui mezzi di sostentamento dei nuclei familiari.
“Un terzo delle donne a livello globale ha vissuto una qualche forma di violenza sessuale o fisica nella sua vita. Come se questo non fosse già abbastanza scioccante, molti di questi crimini sono perpetrati nei confronti di bambine che, invece di frequentare le scuole primarie, sono obbligate a sposare uomini che potrebbero essere i loro padri o nonni” ha dichiarato Timothy Bishop, Direttore di Save the Children Somalia e Somaliland.
Intanto la cosiddetta legge “anti-stupro”, la prima per il contrasto della violenza di genere in Somaliland, promossa dall’Organizzazione e dal partner Nagaad, ha ricevuto il varo della Camera alta del Parlamento lo scorso sabato e attende l’approvazione del Presidente.
Chiediamo pertanto a tutte le autorità di dare priorità alla protezione di bambine e donne da stupri e crimini sessuali, non solo in Somaliland, ma anche nelle regioni meridionali del Paese. Stiamo combattendo affinché i governi di Somaliland e Somalia fissino l’età minima per il matrimonio a 18 anni.