4 motivi per firmare la petizione e restituire ai bambini gli spazi abbandonati
La disponibilità di spazi pubblici, la possibilità di fare sport, di partecipare ad attività culturali e l’accesso ai servizi per la prima infanzia sono fattori fondamentali per la crescita dei bambini e per lo sviluppo della resilienza anche in contesti difficili.
Di seguito alcune delle tante ragioni per firmare la petizione e aiutarci a rendere accessibili gli spazi pubblici destinati ai bambini:
- In Italia 1 bambino su 5 fra i 6 e i 17 anni non pratica alcuno sport e solo il 57% tra quelli che ne pratica almeno uno lo fa in modo continuativo. Tra i minori più svantaggiati dal punto di vista socio-economico la possibilità di praticare attività sportiva riduce sensibilmente il divario nell’apprendimento.
- 7 minori su 10 non vanno a teatro o non visitano siti archeologici. Più della metà inoltre non ha mai visitato un museo. I minori che vivono in famiglie meno abbienti, ma che vivono in aree geografiche dove l’offerta culturale e ricreativa è maggiore rispetto alla media nazionale, hanno il triplo delle probabilità di essere resilienti, rispetto ai coetanei che vivono in contesti dove l’offerta è limitata.
- In Italia solo l’11,6% dei bambini viene preso in carico dal Comune per i servizi di prima infanzia e solo l’1% frequenta servizi integrativi. I bambini che vivono in contesti svantaggiati hanno il 39% in più di probabilità di diventare resilienti se hanno frequentato l’asilo nido o un servizio per l’infanzia.
- Solo il 38,4% dei bambini tra i 3 e i 10 anni gioca nei giardini pubblici e solo 1 su 4 gioca nei cortili. Inoltre, solo una scuola su 6 dispone di almeno una palestra. La sedentarietà dei ragazzi rappresenta un grave problema, il 30% dei bambini 6-17 anni sono stimati essere in sovrappeso. Non solo salute, anche il rendimento scolastico è danneggiato dalla mancanza di attività fisica e motoria.
In Italia 1 milione 300 mila bambini, 1 su 10, vivono in condizioni di povertà assoluta. I bambini delle famiglie più povere hanno, rispetto ai loro coetanei, una maggiore probabilità di fallimento scolastico, rischiano in misura maggiore di lasciare precocemente la scuola e di non raggiungere livelli minimi di apprendimento.
Tuttavia il circolo vizioso della povertà economica che alimenta la povertà educativa, e viceversa, non è irreversibile. Ci sono infatti bambini che avviano processi di resilienza nonostante le condizioni avverse grazie anche alla possibilità di partecipare ad attività ricreative in spazi creati a loro misura.
Firma la petizione per rendere accessibili gli spazi vietati ai minori luoghi che possono dare ai più piccoli l'opportunità di riscattarsi, coltivare i propri talenti e ispirazioni e spezzare il circolo vizioso della povertà.