Yemen: accogliamo con favore l’annuncio di blocco dell’export di armi italiane
Apprendiamo con soddisfazione, dalle dichiarazioni del vicepremier Di Maio, che il Consiglio dei Ministri di ieri avrebbe concluso l’iter grazie al quale l’Autorità nazionale per le autorizzazioni dei materiali di armamento potrà bloccare le esportazioni di armi italiane verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, fermando non solo i nuovi contratti ma anche le forniture già autorizzate. Ora aspettiamo gli atti ufficiali che attestino la decisione e, soprattutto, l’effettivo stop all’esportazione delle armi. Se confermato, si tratterebbe di un risultato significativo per il quale ci siamo molto impegnati insieme a un’ampia rete di organizzazioni della società civile.
I numeri della guerra in yemen
Questo è un primo importante passo, ma c’è ancora molto da fare. Il conflitto in Yemen continua ad avere conseguenze terribili sui bambini, che non possiamo più tollerare e di cui il nostro Paese non può e non deve più farsi complice. Dall’inizio della guerra si sono registrati in Yemen oltre 19 mila raid aerei che hanno costretto più di 1,5 milioni di bambini a fuggire dalle loro case. In base ai casi verificati dalle Nazioni Unite, più di 7.500 bambini sono stati uccisi o feriti, quasi la metà in seguito ai bombardamenti aerei condotti per la grande maggioranza dalla Coalizione militare a guida saudita.
La nostra petizione “Stop alla guerra sui bambini”
Per accendere i riflettori su questa gravissima crisi umanitaria abbiamo lanciato, in occasione del nostro Centenario, la campagna “Stop alla guerra sui bambini” con una raccolta firme on line per chiedere lo stop immediato alle esportazioni di armamenti italiani in Yemen. La petizione ha già superato le 110.000 firme e tutti possono continuare ad aderire.
Le nostre richieste
È molto importante che la decisione annunciata dal Vice Premier venga estesa a tutte le tipologie di armi, non soltanto ai missili e alle bombe d’aereo come previsto dalla mozione approvata dalla Camera il 26 giugno scorso. Chiediamo inoltre che il blocco delle esportazioni comprenda tutti gli attori coinvolti nel conflitto e non solo Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Auspichiamo, infine, che l’Italia, già dal prossimo Consiglio Europeo del 15 luglio, si faccia promotrice di un’iniziativa per un embargo UE sugli armamenti diretti verso il conflitto in Yemen e chiediamo alle istituzioni del nostro Paese di intraprendere azioni concrete a livello globale per sostenere gli interventi umanitari in favore dei bambini e della popolazione dello Yemen.