Scuola: come costruire un sistema di tutela per proteggere gli studenti

Far sentire sicuri e protetti i bambini e gli adolescenti non è solo un bisogno da soddisfare, ma un diritto da rispettare e garantire, come sancito dalla Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), diritto che la famiglia, la comunità e ogni altra istituzione/organizzazione che operi in loro favore, deve garantire.  

Come si costruisce un sitema di tutela a scuola?

Dunque, il sistema di tutela è un insieme di procedure che permette di prevenire ed agire in situazione di sospetto abuso o maltrattmento su un minore. L’obiettivo principale è la costruzione e condivisione di una cultura comune, ma anche la definizione chiara rispetto a cosa e come segnalare e al comportamento da tenere di fronte a un sospetto di abuso o maltrattamento riportato o intuito a carico di un minore. 

Ma cosa significa scrivere in modo partecipato un sistema di tutela per bambini e adolescenti che frequentano la scuola? Significa costruire un patto di corresponsabilità dell’intera comunità scolastica, basato su una cultura condivisa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e una visione pedagogica che metta sicuramente i bambini e i ragazzi al centro. Una cultura educativa dell’ascolto e della cura, che sappia fondare la didattica sulla costruzione di una relazione educativa positiva. 

Il sistema di tutela guida e supporta l’intera comunità scolastica, non ultimo gli insegnanti: questi ricoprono un ruolo primario e di grande responsabilità e spesso scontano la mancanza di formazione specifica e la poca chiarezza rispetto a come agire tempestivamente ed in modo coordinato insieme ad altre istituzioni del territorio responsabili della tutela dei minori loro affidati.

Scrivere e dotarsi di nuovi Sistemi di Tutela, realizzati tramite un processo partecipativo delle scuole, rafforza dunque anche la rete sociale e istituzionale, sola alleanza che può garantire una effettiva tutela dei minori. 

Il percorso di prevenzione a scuola in sinergia con il territorio: un esempio

L’attività di prevenzione è iniziata con la scrittura da parte degli insegnanti di un nuovo Sistema di Tutela rivolto alla comunità scolastica, nella formazione sui diversi aspetti (legali, culturali, educativi) in ambito di tutela e maltrattamento ed infine nella proposta di documenti di Policy che potessero poi essere formalmente condivisi e adottati dalla scuola. Questa è l’azione 15 di Fuoriclasse in Movimento.

Le scuole coinvolte

Le scuole coinvolte sono state le primarie Via Val Lagarina e Gherardini e la secondaria Vico dell’Istituto Comprensivo Via Val Lagarina di Milano, quartiere Quarto Oggiaro. Le scuole  hanno svolto percorsi paralleli, i cui risultati hanno trovato convergenza nel testo di sintesi finale del Sistema di Tutela, sintesi che ha coinvolto anche il Dirigente scolastico, il Collegio docenti e il Consiglio d’Istituto. Il nuovo sistema di tutela è stato poi condiviso con i genitori. Il lavoro sull’azione 15 è durato due anni scolastici e ha previsto numerosi passaggi per garantirne la massima trasparenza e condivisione possibile.

Perché è importante attuare un sistema di tutela?


Una ricerca Ipsos che abbiamo realizzato nel 2013 ha rilevato come in Italia i centri sportivi (40%), le scuole (31%), gli oratori e le parrocchie (29%) siano, nella percezione di quasi 1 adolescente su 2, percepiti come i luoghi più potenzialmente a rischio tra quelli frequentati, soprattutto in termini di pretesa o imposizione di contatti o rapporti fisici indesiderati. 
Gran parte dei casi di abuso e violenza sui minori, del resto, hanno come protagonista le persone che i minori conoscono e delle quali si fidano totalmente. Le cronache registrano come gli abusi avvengano in famiglia, nel centro sportivo, nell’oratorio, a scuola o all’asilo nido: i luoghi che per definizione dovrebbero, per ogni bambino e bambina, essere sempre i più sicuri. 
Allo stesso tempo, l’esperienza dimostra che il rischio può essere ridotto  – sebbene non azzerato – dall’adozione di una strategia mirata di prevenzione e gestione di situazioni sospette.  


Nonostante in ambito scolastico esistano le procedure e i canali di segnalazione di fronte a sospetti o certezze di abusi, maltrattamento o condotte inappropriate, gli insegnanti sono spesso lasciati soli nella gestione di questi casi, senza una adeguata formazione e un modus operandi comune e chiaro. Da questo bisogno è nata la volontà dei docenti dell’Istituto Comprensivo Via Val Lagarina di Milano, quartiere Quarto Oggiaro, di lavorare sull’azione 15 del Manifesto di Fuoriclasse in Movimento, insieme alla Cooperativa E.D.I. Onlus. 

Per approfondire il percorso, consulta il manuale “A scuola si cresce sicuri”.  

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