Minori migranti: come stiamo agendo a 360°

Nel corso del 2015, in soli nove mesi, più di 411.567 persone hanno attraversato il Mediterraneo: tra questi circa  11.257 minori, 8.560 dei quali arrivati senza la loro famiglia. Ma cosa facciamo in concreto per aiutare i minori migranti e rifugiati che rischiano la propria vita alla ricerca di un futuro migliore? 

Sin dal 2008 lavoriamo per proteggere i bambini e le loro famiglie lungo tre linee di azione che sono concentrate in:

  • accoglienza nei punti di sbarco,
  • accoglienza e protezione nei luoghi di transito,
  • creazione di Spazi a Misura di Bambino nei luoghi nevralgici (come le stazioni di Roma, Milano e Torino).

Da questa estate il flusso migratorio è aumentato a dismisura e fino ad ora non erano stati coinvolti contemporaneamente così tanti Paesi in Europa. Dal 19 giugno 2015, con il drastico incremento degli sbarchi durante il periodo estivo, abbiamo intensificato ulteriormente i programmi di protezione dei minori migranti in transito a Roma e a Milano.

Negli ultimi due mesi però la via del Mediterraneo è diventata una via quasi certa di morte: nel 2015 oltre 2.900 sono stati i dispersi o morti in questa traversata, perciò il flusso di migranti e rifugiati adesso si sta spostando verso la Turchia per poi passare in Grecia.

 Di conseguenza, abbiamo deciso di unire le forze e coordinare i progetti per garantire la protezione di cui hanno diritto tutti i bambini non solo nei punti di sbarco, ma sin dall'inizio del loro viaggio, ovvero, dal Paese di origine fino al Paese di destinazione. 

mappa dove lavoriamoAttualmente fanno parte del progetto più di 10 paesi: Italia, Egitto, Serbia, Siria, dove avevamo già attività di protezione in corso per i bambini in fuga, e li stiamo integrando con quelli di altri Paesi come Macedonia, Libano, Svezia, Germania.

 Il nostro intervento è volto a coprire tutto il percorso dei piccoli migranti partendo dai Paesi in cui i conflitti e la fame stanno aumentando i flussi migratori, come Siria e Libano, per seguirli nei Paesi in cui approdano di passaggio, ed è il caso di Grecia, Turchia e Italia, fino al Paese che hanno scelto come destinazione finale (ne sono esempio Italia, Germania, Svezia, Spagna e Danimarca). 

È un intervento massivo che vuole affrontare il problema a 360 gradi per offrire protezione in tutto il percorso che questi bambini devono o stanno per sostenere. A breve includeremo anche i Paesi africani, come Sud Sudan, Eritrea e Libia, che hanno un enorme flusso migratorio di partenza. Inoltre, stiamo realizzando un sistema che possa proteggere i bambini in tutto il loro pericoloso percorso verso una nuova vita e che consiste in:

  1. Accoglienza nei luoghi di sbarco -LampedusaSiciliaCalabria, Puglia- per supportare le forze dell’ordine nel riconoscimento dei minorenni accompagnati e non, per monitorare gli standard operativi dei primi centri di accoglienza, per sensibilizzare i minori e le loro famiglie sui rischi e sui loro diritti e per dar loro supporto legale e illustrare il processo di riunificazione familiare.
  2. Child Friendly Spaces -Spazi a Misura di Bambino- per permettere ai minori di recuperare un loro senso di normalità e affrontare il trauma subito. Abbiamo due team che operano in tutti i principali punti di sbarco dell’isola (Messina, Augusta, Catania, Trapani, Porto Empedocle e Palermo) e nei principali centri di prima accoglienza, per intervenire  tempestivamente durante le operazioni di sbarco, fare da punto di riferimento immediato per i minori (soprattutto non accompagnati) e per offrire loro uno spazio sicuro e protetto dove trovare ascolto.
  3. Protezione nei luoghi di transito offrendo: cibo e beni di prima necessità; supporto psicologico;  informazione sui diritti, sulle opportunità di protezione e rischi dell’immigrazione illegale;  assistenza legale;  eventuale collocamento in luogo sicuro. Nei centri diurni di accoglienza e protezione dei minori migranti non accompagnati a Roma (nel 2009), a Milano (nel 2014) e a Torino (a marzo 2015) , garantiamo anche accoglienza notturna presso il centro “A28”, con Civico 0 e Intesos, in cui offriamo sicurezza, docce e stanze calde in cui riposare.

Scopri come aiutarci nel nostro intervento a favore dei minori migranti.

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