Come spiegare l’importanza del tampone ai bambini e come affrontarlo insieme

Con il cambio di stagione, i bambini sono più esposti a sintomi quali raffreddore, tosse e influenza. In questo periodo, caratterizzato dalla pandemia, questi sintomi possono essere facilmente confusi con sintomi legati alla pandemia.

Anche se le statistiche dimostrano che c’è una percentuale ridotta di bambini e ragazzi che possono contrarre il Coronavirus, il tampone è un ottimo alleato per capire come intervenire al meglio. Per questo motivo i pediatri potrebbero prescrivere il tampone ai nostri figli.

Covid-19: Che cos'é il tampone rinofaringeo e a che cosa serve 

Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, il tampone è un test che permette di rilevare la presenza di Coronavirus all’interno del nostro corpo. Il tipo di tampone più diffuso è quello rino-faringeo oppure quello salivare, recentemente introdotto. 

Il tampone rino-faringeo è un test molto rapido, della durata di alcuni secondi, che consiste nell’infilare un bastoncino molto fine, morbido e flessibile nella parte superiore della faringe, posta in profondità dietro al naso. Il bastoncino passerà quindi per il naso, per arrivare alla faringe in meno di 10 secondi. 

Il tampone è rischioso per i bambini? Gli farà male?

Come chiarisce la Società Italiana di Pediatria, il test non è rischioso né per i bambini né per gli adulti. Può risultare leggermente fastidioso ma se spiegato adeguatamente con parole semplici farà sì che non sia un’esperienza traumatica né di cui aver paura. 


Come spiegare ai bambini perché devono fare il tampone

Innanzitutto si può spiegare che cos’è il Coronavirus ai bambini. Attraverso parole semplici e di facile comprensione o ancora con un gioco, una storia, una filastrocca, un disegno si può spiegare bene l’esistenza di questi “mostrini invisibili” che si stanno muovendo tra la popolazione e che attraverso gesti gentili, come un abbraccio o un bacio, continuano a diffondersi. 

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In questo modo possiamo passare il messaggio di quanto sia importante capire se questi “mostrini” sono all’interno del nostro corpo, per mandarli via il più in fretta possibile e non farli diffondere tra le persone a cui vogliamo bene. 

Una volta che il bambino o la bambina ha capito cos’è il coronavirus e come si diffonde sarà più consapevole e più incoraggiato a fare il tampone, per combattere questi “mostrini”, proprio come un eroe!

Consigli pratici per stare vicini ai bambini durante il tampone rino-faringeo

Per aiutare i bambini a vivere meglio l’esperienza del tampone, vogliamo suggerirvi alcuni consigli pratici per rendere la procedura del test più piacevole e meno traumatica

  • Spiegare al bambino in modo calmo e semplice quando e come si svolgerà il test è un primo modo per evitare fantasie e pensieri negativi. Informarlo su alcune modalità: come tenere la testa leggermente all’indietro e restare fermi, può rassicuralo. Dire inoltre che il test sarà molto breve, solo circa 5/10 secondi e contare insieme fino a 5 lo orienterà sulla percezione del tempo. Spiegare nella pratica che in quei pochi secondi, un bastoncino, simile a un cotton fioc ma molto più sottile e flessibile passerà per il naso e uscirà subito dopo.  
  • Per rendere più rassicurante questa esperienza, possiamo far sedere il bambino sulle nostre gambe, aiutarlo a stare fermo, in un contatto protettivo e sicuro. Questo vale soprattutto per i bambini più piccoli, nella fascia 0-5 anni. Per i bambini un po' più grandi invece possiamo tenere la loro mano o avvolgergli le spalle con le braccia per tramettere vicinanza. Il contatto fisico con un adulto di riferimento farà sentire il bambino più al sicuro, meno solo e spaventato.
  • Suggerire al bambino di portare con sé un peluche, un giocattolo o una pallina antistress da stringere durante il test, o se preferiscono la mano del genitore. Avere con sé un oggetto di questo tipo aiuterà a tranquillizzare il bambino e se vi sarà una sensazione di fastidio, l’impulso sarà quello di stringere l’oggetto invece che muovere la testa, compromettendo il risultato. 
  • Utilizzare degli esempi/paragoni concreti per spiegare ai bambini le sensazioni che potrebbero provare. Durante il test alcuni bambini dicono che gli sono lacrimati gli occhi e che hanno sentito il loro naso scaldarsi o formicolare. Si può dire loro che la sensazione che potrebbero provare è simile a quella che si prova quando dell’acqua entra nel naso quando si fa il bagno oppure a quando si bevono delle bevande molto frizzanti.

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