Biblioteche scolastiche, 7 consigli per renderle più funzionali
Il ruolo della lettura e dei libri ha una posizione centrale nel percorso formativo di studenti/esse, tanto più nei periodi di incertezza e instabilità. Proprio in questi tempi di insicurezza per molti ragazzi, quelli che già faticavano a frequentare la scuola, la lettura (compresi i testi sui monitor) può apparire come una prova insormontabile e frustante.
Nella Giornata Mondiale del Libro, celebrata ogni 23 aprile, vogliamo proporre il contributo di Carla Ida Salviati, membro di Forum del Libro, Associazione partner del nostro progetto Futuro Prossimo, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Ripartire dalla lettura significa valorizzare anche le biblioteche scolastiche, strutture fondamentali per incentivarla, che in alcuni luoghi devono affrontare sfide difficilissime come le scarse risorse e i deboli appigli normativi. Nonostante tutte le problematiche presenti, gli sforzi sono tantissimi e alcuni dirigenti scolastici hanno realizzato delle strutture efficienti e di successo.
Gestire una biblioteca scolastica e rendere i libri un oggetto interessante e utile proprio per i/le ragazzi/e che hanno deficit di lettura non è affatto cosa facile. Come fare allora?
Il Forum de Libro ha promosso una guida pratica dal titolo “Contrastare la povertà educativa: una biblioteca in ogni scuola”, uno strumento agile e facilmente consultabile, destinato ai docenti e ai dirigenti scolastici, ma anche alle famiglie e alle istituzioni territoriali. Riportiamo alcuni suggerimenti e consigli in questo articolo curato da Forum del Libro.
Biblioteche scolastiche: come renderle efficienti in 7 passi
Esistono alcuni elementi-base per avviare una biblioteca scolastica funzionante e funzionale, tanto da farci dimenticare l’immagine deprimente del magazzino di volumi vecchi e inservibili.
Ecco, in estrema sintesi, alcuni consigli utili: sette passi per rendere una biblioteca scolastica davvero efficiente.
- Fare rete. Una biblioteca scolastica che aspiri ad essere davvero utile per l’educazione alla lettura nasce con solide radici in rete: con altre scuole, con biblioteche pubbliche, con librerie, con le agenzie che agiscono sul territorio
- Creare un luogo bello. Il setting va allestito con competenza e cura. Si possono svolgere attività collegate ai curricula, ma anche tante altre meno canoniche: incontri con gli autori via web; gare di lettura a distanza nazionali e internazionali (v. il progetto The living book sul sito del Forum del libro); laboratori di lingue, di arti figurative, di musica; esperienze di ricerca e di lettura animata.
- Allestire uno spazio per giovani. Qui devono trovare cittadinanza l’immaginario contemporaneo, le tecnologie e i linguaggi non verbali.
- Saper diventare uno spazio intergenerazionale. Accogliere è un passo fondamentale. La biblioteca scolastica deve saper aprire le sue porte alla popolazione, agli anziani, alle diverse età e a tutte le persone di origine straniera.
- Essere luogo “terzo” rispetto all’aula. Può diventare un ambiente molto amato: come la palestra, gli angoli ricreativi, l’auditorium, gli spazi esterni.
- Mettersi in rete con il mondo. Non solo contiene e distribuisce cultura: ma anche la produce.
- Funzionare come il cuore della scuola e dei suoi indirizzi disciplinari. La biblioteca scolastica li rappresenta, li documenta, li rielabora, li mette a disposizione.