61.000 bambini sfollati dal conflitto a Cabo Delgado
A causa di nuovi attacchi nelle province di Cabo Delgado, in Mozambico, negli ultimi due mesi sono più di 61.000 i bambini costretti a fuggire dall’ondata di violenze. È il più grande sfollamento degli ultimi 18 mesi.
Il conflitto a Cabo Delgado è arrivato al suo settimo anno, senza vedere ancora una fine e con un drammatico impatto sulla vita di bambini e famiglie. Ad oggi, gli scontri hanno provocato lo sfollamento di 540.000 persone, di queste più della metà sono minori.
Nuovi scontri a Cabo Delgado
In Mozambico, nelle province di Cabo Delgado, sono stati segnalati nuovi violenti scontri tra gruppi armati e forze di sicurezza nei distretti di Macomia, Chiure, Mecufi, Metuge, Mocímboa da Praia, Quissanga, Muidumbe e Ibo con ripetute violenze in tutta la provincia settentrionale.
Gli scontri hanno costretto più di 99.313 persone, tra cui più di 61.492 bambini, a fuggire dalle proprie case tra il 22 dicembre e il 3 marzo.
Dalla recente ondata di scontri arrivano continue segnalazioni di decapitazioni e rapimenti, con numerosi bambini tra le vittime. I bambini sfollati di Capo Delgado fanno parte degli oltre 50 milioni di minorenni costretti ad abbandonare le proprie case a causa di vari fattori, dai cambiamenti climatici alle alluvioni, alle siccità e, in primo piano, a causa dei conflitti. Il numero più alto della storia.
Lavoriamo ogni giorno per fornire alle bambine e ai bambini che vivono questa condizione, soprattutto a causa dei conflitti, un sostegno immediato e a lungo termine. Ecco perché, abbiamo lanciato la campagna “Cosa salveresti?”.
Un'infanzia sotto attacco
Nella provincia di Chiúre, ci sono stati recentemente degli attacchi a Mazeze e Ocua, che fino a poco tempo fa erano un rifugio sicuro per gli sfollati. Questi scontri hanno distrutto delle infrastrutture civili e provocato diversi incendi a case, mercati, ad un centro sanitario e ad una chiesa. Sulla vicenda è intervenuta Brechtje van Lith, Direttrice nazionale di Save the Children in Mozambico. “Ci sono bambini che adesso hanno sette anni e vorrebbero andare a scuola per la prima volta quest’anno, ma stanno fuggendo per salvare la propria vita. Questi bambini non hanno mai conosciuto una vita senza guerra e purtroppo appartengono a una generazione, in aumento, di bambini ai quali l’infanzia sta sfuggendo di mano”
Chiediamo un’azione immediata per proteggere i bambini. Quest ondata di violenza è un nuovo attacco all’istruzione e lo dimostra il fatto che a Cabo Delgado, più di 100 scuole sono state chiuse in 6 distretti, comprese altre 17 scuole a Nampula, colpendo quasi 71.000 bambine e bambini. La distruzione delle infrastrutture civili e pubbliche minaccia di vanificare i risultati ottenuti con il ricollocamento dei bambini e delle loro famiglie in case e scuole.
Il nostro intervento
Insieme ai nostri partner stiamo inserendo i minori nelle scuole delle comunità ospitanti, garantendo al tempo stesso la distribuzione di materiale scolastico a studenti e insegnanti. In alcune comunità sono state montate tende per creare spazi temporanei di apprendimento. Forniamo servizi di supporto psicosociale ai bambini e a chi si prende cura di loro e identifica i bambini non accompagnati e separati per la ricerca della propria famiglia e il ricongiungimento.
Siamo una delle principali Organizzazioni impegnate ad affrontare la crisi a Cabo Delgado e nel 2023 ha già raggiunto 381.773 persone, tra cui quasi 259.676 bambini. Gli sfollati interni, le comunità ospitanti e le famiglie sono stati sostenuti con aiuti e beni salvavita, assicurando ai bambini e alle loro famiglie protezione, istruzione, salute, nutrizione, mezzi di sussistenza, acqua, servizi igienico-sanitari e interventi igienici, nonché programmi umanitari e di costruzione della pace. Realizziamo interventi nei distretti di Pemba, Metuge, Chiure, Montepuez, Mueda e Palma, Macomia, Quissanga e Mocímboa da Praia.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.