Pubblichiamo l’intervento di Filippo Ungaro, direttore della Comunicazione di Save the Children Italia sulla situazione drammatica dei bambini in Siria.
In Siria gli attacchi a scuole e ospedali stanno diventando la normalità. Aiutaci a supportare l’educazione dei bambini come Ahmad che grazie al supporto ad un centro per l’educazione può studiare di nuovo.
Il giorno prima hai una casa, il giorno successivo nulla. Sam, operatore umanitario in Siria racconta il giorno in cui è diventato lui stesso uno sfollato.
Alla vigilia dell’8 marzo, la festa della donna, richiamiamo l’attenzione sulle violazioni e le barriere che le donne devono ancora affrontare. Vogliamo parlare di matrimoni precoci, mutilazioni genitali femminili e scarso accesso all'educazione.
La situazione nel Ghouta orientale rimane drammatica. A Damasco, il governo siriano ha ritirato parte delle forniture mediche salva-vita destinate alle persone intrappolate nell'area sotto attacco.
Sono passati 6 mesi dall’inizio dell’emergenza Rohingya. Siamo presenti nei campi per rifugiati dove forniamo aiuti di prima necessità ed aiutiamo i bambini a sentirsi protetti e sicuri.
Nel video “Se io fossi premier” i bambini espongono le loro proposte elettorali tra le quali: mense scolastiche, libri e misure per contrastare il bullismo e le baby gang.
Il cessate il fuoco di 5 ore al giorno proposto dal presidente russo è già stato violato nel suo primo giorno. 350.000 civili sono ancora intrappolati nell'area del Ghouta orientale.
Uomini violenti in agguato nella foresta, trafficanti di esseri umani che si aggirano nella notte, animali selvatici: sono tra le paure più pressanti dei bambini rohingya fuggiti dagli scontri in Myanmar e giunti in Bangladesh.