Bambini rifugiati e migranti vittime di violenze durante i respingimenti illegittimi
L’accordo tra Ue e Turchia ha di fatto obbligato a seguire una rotta mortale i rifugiati che attraversano i Balcani via terra: i bambini stanno affrontando condizioni metereologiche durissime, vengono morsi dai cani e subiscono violenze da parte delle forze di polizia e dei trafficanti, mentre attraversano montagne e foreste a temperature sotto lo zero.
Negli ultimi due mesi ammontano a 1600 i casi di respingimenti illegittimi da parte di Ungheria e Croazia, denunciati dai rifugiati e dai migranti, i quali sono stati costretti – spesso anche con la violenza – a tornare in Serbia nonostante avessero già attraversato il confine.
A Miksaliste – l’hub di Belgrado per fornire aiuti ai rifugiati, dove operiamo con molte altre organizzazioni – diversi adolescenti che sono stati respinti ai confini parlano di vera e propria brutalità perpetrata con regolarità dalla polizia lungo la rotta terrestre balcanica.
In questo scenario, rifugiati e migranti si vedono sempre più costretti a ricorrere a espedienti e percorsi pericolosi per proseguire il loro viaggio in Europa, affidandosi a trafficanti di esseri umani senza scrupoli e impossibili da raggiungere dagli aiuti salva-vita delle agenzie e delle organizzazioni umanitarie.
Chiediamo all'UE di incrementare urgentemente i fondi per offrire a rifugiati e migranti spazi sicuri e protetti dal gelo e alle autorità di Belgrado di sostenere la fornitura di aiuti salva-vita per coloro che sono ancora in attesa di essere trasferiti in centri di accoglienza ufficiali. A lungo termine, chiediamo che a rifugiati e migranti vengano garantite vie sicure e legali, tra cui il ricongiungimento familiare, il reinsediamento e visti umanitari.