Giornata della Terra: ultima chiamata per salvare il pianeta
La crisi climatica è una drammatica minaccia per 710 milioni di bambini in tutto il mondo che vivono nei 45 paesi a più alto rischio. Ma nell’ultimo anno l’attenzione al tema dell’ambiente è drasticamente calata rispetto all’anno precedente, l’informazione e le conversazioni sul web si sono infatti concentrate sulla pandemia di Covid-19.
Nella Giornata Mondiale della Terra vogliamo lanciare un messaggio di allarme e di speranza, perché la crisi climatica è una grave minaccia, soprattutto per i più vulnerabili, ma possiamo ancora fare qualcosa per salvare il pianeta e il futuro dei nostri figli.
L’analisi di Reputation Manager
Per tutto il 2020, i media hanno riportato solo notizie che riguardavano la diffusione del virus, le statistiche su contagi e decessi e la battaglia della scienza per trovare una cura.
Secondo un’analisi di Reputation Manager condotta per la nostra Organizzazione le conversazioni sui social sul tema della sostenibilità ambientale, hanno subito un calo del 20% rispetto all’anno precedente, con punte di -50% per quelle sui cambiamenti climatici e di -73% sull’emergenza clima. Anche il riscaldamento globale è stato un tema meno dibattuto con un -49% rispetto al 2019.
L’analisi ha riguardato i contenuti online su alcune tematiche ricorrenti nel campo dell’ambiente, come la sostenibilità, l’inquinamento, l’ecosistema e alcuni fenomeni naturali dovuti al cambiamento climatico (desertificazione, siccità, scioglimento dei ghiacciai). I dati sottolineando come le conversazioni online totali riguardanti queste tematiche, nell’ultimo anno, siano calate del -20%, passando dalle 221mila del 2019 alle 176mila del 2020. La sostenibilità ambientale, invece, è stata la tematica maggiormente citata (+25%), passando dai 39mila contenuti del 2019 ai 49mila del 2020.
un video distopico sulla crisi climatica
La crisi climatica è una minaccia
Nonostante le nostre vite e l’informazione siano state completamente assorbite dagli stravolgimenti portati dalla pandemia, la crisi climatica continua ad essere una seria minaccia per tutti e soprattutto per i bambini più vulnerabili e le loro famiglie.
Il 70% dei paesi ad alto rischio di impatto climatico si trova nel continente africano. Ma gli effetti dei cambiamenti climatici stanno peggiorando la già disastrosa situazione di altre aree del mondo come lo Yemen, dove il conflitto ha già causato milioni di bambini denutriti, o il Bangladesh dove i minori sono esposti a inondazioni, cicloni e innalzamento del livello del mare o la Repubblica Democratica del Congo dove la malaria e la febbre dengue affliggono bambini e adolescenti.
Purtroppo la crisi climatica sembra destinata a peggiorare, a meno che non si intraprendano azioni urgenti. È fondamentale che su questa problematica, vengano ascoltati i bambini, i primi a pagare le conseguenze dell’impatto di cambiamenti climatici sempre più disastrosi. I più piccoli dovrebbero essere coinvolti nella definizione delle politiche da portare avanti, proprio perché è in gioco il loro presente e soprattutto il loro futuro. Sfortunatamente, il fattore tempo è fondamentale e sembra che questo non giochi a nostro favore. Bisogna intraprendere un’azione tempestiva il prima possibile, per non perdere intere generazioni.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.