Guerra in Yemen: le bombe italiane che uccidono i bambini


Sono circa 6.500 i bambini rimasti uccisi o feriti dai bombardamenti in Yemen dall’inizio del conflitto. A causa della guerra in Yemen milioni di bambini stanno vivendo orrori indescrivibili. Colpiti per strada, bombardati mentre sono a scuola: sono bambini e bambine a cui è negata un’infanzia. Rimasti orfani, senza più una casa, senza più i propri cari. Tutto questo è inaccettabile.


LE BOMBE ITALIANE VENDUTE ALLA COALIZIONE SAUDITA


Nella guerra in Yemen alcune bombe provengono dall’Italia: rapporti, foto e reportage documentano che alcuni resti delle bombe esplose in zone civili, su case e villaggi in cui erano presenti famiglie con bambini, recavano il codice A4447 che riconduce ad una fabbrica di armi in Sardegna, la RWM. RWM Italia S.p.A. è una fabbrica di armamenti parte del conglomerato industriale tedesco della Rheinmetall. La principale attività è la produzione di sistemi antimine, munizioni e testate di medio, grosso calibro. La compagnia ha sede legale a Ghedi (Brescia) e stabilimento produttivo a Domusnovas, in provincia di Carbonia-Iglesias, in Sardegna. L'utilizzo di ordigni della serie MK da 500 a 2000 libbre di fabbricazione italiana da parte dell'aviazione saudita è confermato dal Rapporto finale del gruppo di esperti sullo Yemen, commissionato dall'Onu.


LA PETIZIONE PER AIUTARE I BAMBINI IN YEMEN


Le bombe fabbricate in Italia e vendute alla Coalizione Saudita sono utilizzate in Yemen per colpire case, villaggi, aree civili, per uccidere i bambini.

Non possiamo renderci complici di queste morti vendendo armi a paesi che violano palesemente il diritto internazionale e i diritti dei bambini. 


L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (art. 11 della Costituzione Italiana).


Uccidere bambini in guerra è vietato dal diritto internazionale umanitario. La legge italiana sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento (legge 185/90) proibisce l’esportazione verso paesi che violano i diritti umani.

Per proteggere i bambini in conflitto è quindi necessario e urgente fermare l’esportazione, la fornitura e il trasferimento di armi e altro materiale militare alle parti in conflitto dove c’è il rischio che queste vengano utilizzate in attacchi illegali contro i bambini.


Chiediamo che l’Italia fermi immediatamente l’esportazione di armamenti verso i paesi responsabili delle sei gravi violazioni dei diritti di minori in conflitto armato e che si faccia promotrice di un’iniziativa globale per fermare questo commercio sulla pelle dei bambini in Europa e nel mondo.


Chiediamo inoltre al Ministro degli Affari Esteri di fermare immediatamente l’esportazione, la fornitura e il trasferimento di materiali di armamento alla Coalizione Saudita, armi che uccidono i bambini yemeniti o distruggono il loro futuro.

Firma la petizione

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