Guerra in Yemen: sono un milione e mezzo i bambini sfollati

A causa della brutale guerra che da 4 anni sta sconvolgendo lo Yemen, un milione e mezzo di bambini sono stati costretti a lasciare la propria casa, esponendosi a rischi gravissimi come fame, malattie e violenza.

I civili in fuga dalle violenze affrontano viaggi in cui la loro vita è costantemente a rischio. Il pericolo più immediato è la morte o il ferimento a causa di armi esplosive che sono state usate indiscriminatamente da tutte le parti in conflitto, con scarso rispetto degli obblighi di legge previsti per proteggere la popolazione civile. 


Quando le famiglie sfollate riescono a sopravvivere ai loro pericolosi viaggi evitando i bombardamenti e raggiungendo zone relativamente sicure, all’arrivo continuano ad affrontare enormi difficoltà. Nelle comunità di accoglienza o nei campi, non ci sono adeguate scorte di cibo ed è molto difficile accedere anche ai servizi igienico-sanitari di base. Queste condizioni mettono i bambini a rischio di malnutrizione e malattie in un paese in cui il sistema sanitario è quasi collassato e circa 14 milioni di persone sono sull'orlo della carestia

“Accogliamo con favore una decisa diminuzione delle ostilità a terra - ha dichiarato Daniela Fatarella, Vice-Direttore generale - ma la situazione rimane tesa e il porto di Hodeidah non funziona ancora ai livelli necessari per far fronte alle urgenti necessità umanitarie di milioni di yemeniti. Questo significa che i bambini continuano a morire per cause assolutamente prevenibili, perché il cibo e le medicine essenziali non entrano nel Paese. Abbiamo visto solo un minimo cambiamento per la popolazione dello Yemen, in particolare per i bambini, che continuano a soffrire. La comunità internazionale deve impegnarsi per garantire l'attuazione dell'accordo di Stoccolma e intraprendere passi immediati e concreti per affrontare le cause profonde di questa crisi umanitaria creata dall'uomo, incluso quello di assicurare un accesso completo e senza ostacoli ai beni di prima necessità e quello della stabilizzazione dell'economia yemenita”. 

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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