La Giornata Mondiale della Radio raccontata dai giovani di UndeRadio

Il 13 febbraio è la Giornata Mondiale della Radio, o World Radio Day. Grazie alle sue evoluzioni al passo con i tempi come web radio e podcast, la radio è uno dei mezzi di comunicazione più utilizzati al mondo. L’invenzione della radio cambiò il modo di comunicare nel mondo. Ma perché è stato scelto questo giorno? 

Giornata Mondiale della Radio: 13 febbraio

Ecco subito una semplice spiegazione: il 13 febbraio 1946 andava in onda la prima trasmissione di Radio Onu: “Qui sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo”. All’insegna di questo storico evento, nel 2012 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 13 febbraio la Giornata Mondiale della Radio per celebrare la radio come strumento per la cooperazione internazionale, la libertà di espressione e di informazione. Scopriamo insieme la sua storia e le sue modalità comunicative sempre al passo con i tempi. 

L’invenzione della radio

L’invenzione della radio ha una lunga storia che parte dalla scoperta dell’esistenza delle onde elettromagnetiche. Lo strumento radiofonico fu ideato da Guglielmo Marconi (1874-1937) e dal fisico russo Aleksandr Stepanovič Popov (1859 – 1906), che negli stessi anni lavorarono ad uno strumento analogo capace di inviare e ricevere segnali a distanza. Il 12 dicembre 1901 ebbe luogo il primo segnale radio transoceanico.

Oggi, la radio, in tutte le sue evoluzioni, dalle web-radio al podcasting, è il mezzo di comunicazione più diffuso al mondo e, grazie alla sua economicità e affidabilità, è capace di colmare il divario attuale tra le tecnologie tradizionali e quelle più avanzate, offrendo a chiunque un accesso all’informazione. La radio è vista come uno strumento che da più di cento anni unisce le comunità del mondo attraverso un filo invisibile capace di promuovere il dialogo verso il cambiamento. 

LA RADIO E LA DIDATTICA

La capacità della radio di parlare a tutti e la sua estesa diffusione l’hanno resa fin da subito uno dei mezzi di comunicazione con maggior potenziale didattico. Se negli anni ’50 in Italiac’era la radio per le scuole che proponeva programmi per facilitare l’approccio allo studio, anche oggi la radio e le sue evoluzioni mantengono la capacità di istruire le nuove generazioni, alfabetizzando al digitalee fornendo uno spazio espressivo inedito.

Attraverso la radio infatti è possibile sperimentare l’utilizzo di strumenti digitali nella narrazione di eventi, migliorare la capacità di esprimersi, coltivare il proprio spirito critico e formare la propria conoscenza. In altre parole, oltre ad essere il mezzo di comunicazione più diffuso, la radio rappresenta una vera risorsa per sviluppare le competenze chiave di vecchie e nuove generazioni davanti ai cambiamenti del futuro.

Cos’è il progetto UndeRadio-You the future?

UndeRadio – You The Future è un nostro progetto nato con l’obiettivo di incoraggiare la cittadinanza attiva dei giovani sul loro territorio e di educare all’uso critico e consapevole dei media digitali, favorendo l’integrazione tra competenze di base, trasversali e digitali. A questo scopo il progetto fa entrare nelle scuole la radio come strumento di cura, partecipazione ed empowerment, creando uno spazio di parola e confronto per oltre 2.000 ragazzi e ragazze. UndeRadio - You The Future coinvolge 100 classi in 50 scuole secondarie di primo e secondo grado nelle città di Torino, Biella, Roma, Napoli e Avellino.

Con lo scopo di migliorare le competenze digitali dei ragazzi e delle ragazze, come individuato nel DigiComp 2.2, UndeRadio – You the Future coinvolge in prima persona i ragazzi e le ragazze nella creazione dei contenuti digitali, nella ricerca e valutazione dei dati e delle fonti, nella risoluzione di problemi tecnici, nella gestione della comunicazione tramite dispositivi digitali e nell’implementazione di buone pratiche per salvaguardare la privacy e rispettare il copyright. Ci siamo fatti raccontare proprio dai protagonisti del progetto che significato ha l’uso della radio e perché è importante per loro.

Le esperienze di studenti e docenti da UndeRadio

“La radio mi ha aiutato ad esprimermi liberamente”, è tra le prime frasi che sono rimaste impresse e che raccontano il ricco percorso svolto da un alunno di una classe UndeRadio- You The Future. Un altro partecipante al progetto, alla domanda “pensi che imparare ad utilizzare la radio ti possa servire nel futuro?” ha risposto “Secondo me la radio aiuta ad aprire la mente, quindi sì!” 

Secondo una Dirigente Scolastica di una scuola di Napoli, grazie al progetto UndeRadio - You The Future “Gli studenti migliorano le loro competenze tecnologiche a partire dalla motivazione di riflettere e comprendere il presente. Usando le tecnologie con uno scopo e imparando a riflettere sulle modalità di comunicazione, dovendolo fare come produttori di messaggi, acquisiscono sicurezza sui meccanismi che sottendono quel tipo di linguaggio e acquisiscono senso critico che condividono con la classe.”
Un insegnante di una classe di Torino conferma: “La radio ha un forte impatto sulle competenze digitali dei ragazzi e delle ragazze, all’inizio sono molto incuriositi da questo media che conoscono poco, poi si appassionano e sperimentano soprattutto il podcast. Credo sia affascinante, oltre che al lavoro di progettazione della trasmissione, anche la possibilità di riascoltarsi e “farsi ascoltare.” Scopri di più sull'uso del Pocast a scuola e 5 motivi per realizzarlo in classe.

Grazie allo strumento della radio, UndeRadio riesce ad incoraggiare la collaborazione e il dialogo tra pari per la creazione di dinamiche virtuose di inclusione all’interno della classe. Un’alunna ha affermato: “Mi è piaciuto molto il fatto che tramite questo progetto tutti possiamo essere noi stessi”
Attraverso i laboratori realizzati a scuola da educatori e docenti, gli studenti e le studentesse diventano i promotori dei propri diritti nel mondo digitale e fuori, coltivando una cultura di consapevolezza e sicurezza nell’utilizzo delle tecnologie digitali. 

Superando l’avvento della televisione e di internet, l’invenzione della radio cambiò il modo di comunicare, e sembra non invecchiare, rimanendo incontrastata nell’epoca delle tecnologie 2.0.

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