Migliaia di bambini rischiano di rimanere intrappolati in Libia esposti a violenze
I Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea si riuniranno domani a Malta per un Consiglio Europeo informale con l’obiettivo di raggiungere un nuovo accordo volto a chiudere la rotta migratoria dalla Libia verso l’Europa, garantendo, tra le diverse azioni proposte, un supporto alla guardia costiera libica volto a bloccare le partenze dei migranti dalle coste della Libia, ed intercettare i barconi nelle acque libiche costringendo i migranti a tornare verso le coste di un Paese ancora martoriato dal conflitto.
Se verrà raggiunto questo accordo, l’Unione Europea rischia di condannare migliaia di bambini a subire ovunque abusi nelle mani dei trafficanti e dai gruppi armati in Libia.
Numerose testimonianze, anche di donne e bambini, raccontano delle condizioni disumane vissute nei centri di detenzione dove i migranti sono vittime stupri, frustate, percosse e diversi tipi di torture.
Il piano UE comprende la formazione della guardia costiera libica per fermare i barconi dei migranti che partono verso l’Europa e l’intenzione di “spezzare il business dei trafficanti”. Tuttavia, in mancanza di solide garanzie in materia di diritti umani e protezione dei gruppi più vulnerabili, i bambini saranno esposti a un continuo e sempre maggiore rischio di violenze.
Per salvare le vite umane è necessario continuare con le operazioni di ricerca e soccorso in mare, aprire canali di ingresso sicuri e regolari ed investire negli aiuti allo sviluppo per migliorare le condizioni che costringono le persone a migrare.