Migranti, inchiesta Trapani: atto dovuto per consentire la partecipazione all’ispezione dei dispositivi sequestrati
Dopo aver appreso dalla Procura di Trapani che, nell’ambito dell’inchiesta in corso, alcuni membri dello staff di Save the Children International sono stati iscritti nel registro degli indagati, precisiamo che si tratta di un atto dovuto e di natura strettamente procedurale poiché è necessario effettuare verifiche e accertamenti su personal computer e cellulari sequestrati lo scorso ottobre 2017.
In base alle informazioni ricevute, il provvedimento è volto a consentire alle persone coinvolte la partecipazione all’ispezione dei dispositivi elettronici stessi attraverso i loro rappresentanti legali e consulenti di parte.
Siamo certi che tutti i componenti del nostro staff abbiano sempre svolto il proprio compito nel pieno rispetto dei regolamenti e delle procedure interne e sotto il pieno coordinamento del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo della Guardia Costiera (IMRCC).
Apprezziamo che il Procuratore abbia deciso di consentire al nostro staff di partecipare all’ispezione permettendo di esercitare il proprio diritto alla difesa e, di fatto, l’unico modo per farlo è quello di iscrivere le persone interessate nel registro degli indagati.