Salute mentale: cosa ne pensano i giovani di You the Future?

La salute mentale è un tema sempre più centrale nel dibattito pubblico, soprattutto tra i più giovani. I ragazzi e le ragazze che partecipano al progetto You the future, realizzato grazie alla partnership tra Save the Children e la Fondazione CDP, hanno scelto di approfondire questo argomento chiedendo ai loro coetanei di raccontare in prima persona la propria esperienza e raccogliendo queste voci nel podcast “Adolescenza e salute mentale”.

Protagonisti di questa esperienza sono stati gli studenti e le studentesse della quarta L del Liceo Gassman di Roma.

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Le testimonianze degli adolescenti


“Mi chiamo Ginevra, ho 18 anni e la pandemia ha cambiato drasticamente la mia vita. Prima della pandemia ero già molto timida e avevo difficoltà a relazionarmi con le persone ma con l’avvento del Covid la situazione è degenerata portandomi a non parlare e a chiudermi in me stessa.”

“Mi chiamo Alessandra, ho 16 anni e i social mi hanno fatto estraniare dalla realtà, rifugiandomi in un mondo solo mio, diventando apatica e distaccata da ogni tipo di relazione fino ad arrivare ad avere paura di quello che c’era al di fuori del mio mondo”.

“Mi chiamo Martina e ho 19 anni. Con la pandemia il mio disturbo alimentare è peggiorato, portandomi ad avere comportamenti autodistruttivi”.

Queste sono solo alcune delle testimonianze che prendono forma all’interno del podcast realizzato da studenti e studentesse, durante il quale cercano di indagare le ragioni e le cause che hanno portato all’aumento del disagio psicologico tra i giovani e approfondendo fenomeni sempre più diffusi nel nostro Paese come l’hikikomori (o ritiro sociale).

Il progetto You the Future

Il progetto You the future è entrato nella sua seconda annualità e mira a rafforzare le competenze digitali dei ragazzi per renderli protagonisti della società "onlife", come promotori dei propri diritti ed esprimendo la propria creatività.

Assi portanti del progetto sono: 

  • La formazione e l’empowerment di studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria per favorire il benessere e la motivazione a scuola;
  • L’educazione digitale, ovvero la formazione non solo per l’acquisizione delle competenze tecniche ma anche per lo sviluppo del senso critico all’interno del mondo digitale. 

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