Ucraina: 18 mesi di guerra, nessuna tregua per i bambini
Sono passati 18 mesi dall’inizio della guerra in Ucraina e per bambini e famiglie non sembra esserci nessuna tregua. Sono 545 i bambini uccisi, di cui 24 bambini solo quest'estate.
Il numero di bambini e bambine colpiti in Ucraina è aumentato di oltre il 7% tra maggio e agosto rispetto ai quattro mesi precedenti. In 18 mesi di guerra in Ucraina, 1.700 bambini sono stati colpiti a causa delle incessanti ostilità.
18 mesi di guerra in Ucraina
Dall'escalation del conflitto, il 24 febbraio scorso, sono stati numerosi gli attacchi e i bombardamenti in aree popolate che hanno tolto la vita a bambini e ai loro genitori, lasciando centinaia di persone gravemente ferite. Dopo 18 mesi di guerra il bilancio delle vittime civili cresce sempre di più. Tra questi, rientrano anche bambine e bambini, vittime innocenti di un conflitto senza tregua.
Dal maggio 2023, sono stati uccisi o feriti in Ucraina altri 148 bambini. Ma è stato giugno il mese più letale di quest’anno per le bambine e i bambini ucraini: 11 sono stati uccisi e altri 43 feriti.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, tra il 1° maggio e il 13 agosto si è registrato un aumento di tutte le vittime civili in Ucraina, con il mese di luglio che ha registrato il numero più alto di vittime civili totali nel 2023, pari a 865. Anche gli attacchi aerei e con i droni sono triplicati, senza che il pericolo che corrono bambine e bambini dopo 18 mesi di guerra abbia fine. I report analitici dei conflitti hanno mostrato che tra il 1° maggio e il 4 agosto di quest’estate ci sono stati 1.432 attacchi aerei e con droni. Circa il 95% di questi attacchi è stato in aree popolate.
Gli attacchi aerei e droni durante l’estate
Dallo scorso febbraio, più di 1.700 bambini sono stati uccisi o feriti a causa della guerra in Ucraina. La stragrande maggioranza di queste vittime è attribuita ai missili e ai droni sparati contro le aree popolate e residenziali. In quest’estate i bambini e le famiglie in Ucraina hanno assistito a numerosi attacchi, o ne sono stati vittime:
- L'11 agosto, un bambino di 8 anni è stato ucciso a Kolomyia, nell'Ucraina occidentale, dopo che un missile ha colpito il giardino della sua casa.
- Due giorni dopo, una famiglia di 4 persone è stata uccisa dai bombardamenti nella regione di Kherson, tra cui un ragazzo di 12 anni e una bambina di soli 23 giorni.
- La settimana scorsa, il 19 agosto, una bambina di 6 anni era tra le sette persone uccise e le 180 ferite in un attacco nella città settentrionale di Chernihiv.
- In uno di questi attacchi aerei, la mattina del 31 luglio, un missile ha colpito un condominio a Kryvyi Rih, nel sud di Dnipro, distruggendo cinque piani di un grattacielo. Nell'incidente sono rimaste uccise una bambina di 10 anni e sua madre, mentre sono state segnalate altre 80 vittime, tra cui 7 bambini feriti.
Dal campo ci arriva la testimonianza di Lyudmyla, 65 anni, il suo appartamento era una delle oltre 250 case danneggiate nel quartiere. Tutte le finestre della casa della sua famiglia sono state spazzate via dall'esplosione e il rumore ha svegliato sotto shock il nipote di 18 anni: "Si è precipitato fuori dal letto appena ha sentito l'esplosione. Poi è tornato a prendere i documenti e in quel momento c'è stata un'altra esplosione. Era terrorizzato da un rumore così forte. Gli altri due miei nipoti, di 11 e 13 anni, stavano con la madre a casa di un parente. Erano a soli 300 metri dall'esplosione. Anche in quell'appartamento sono saltate le finestre e le porte. Tutti erano spaventati".
Quanti altri bambini uccisi dobbiamo conteggiare in questa guerra?
Cosa chiediamo
Chiediamo a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dei diritti umani e di garantire che i civili e gli oggetti civili, in particolare quelli utilizzati dai bambini come case, scuole e ospedali, siano protetti dagli attacchi.
Operiamo in Ucraina dal 2014, fornendo aiuti umanitari ai bambini e alle loro famiglie colpite dalle ostilità. Sostiene inoltre le famiglie di rifugiati in tutta Europa e aiuta alle bambine e ai bambini ad accedere all'istruzione e ad altri servizi essenziali.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.