Yemen: bombardamento su un’area giochi
Il tragico evento è accaduto ieri sera. Alcuni bambini stavano giocando in una strada di Taiz, in Yemen, quando all’improvviso una granata rompe le loro voci e i loro sorrisi.
Durante l’esplosione sono rimasti feriti 11 bambini, e un bambino di soli tre anni ha perso la vita.
Tamin, il padre di un bambino coinvolto nell'attacco, ha condiviso le sue preoccupazioni con i nostri operatori sul campo. “È assolutamente vergognoso. Il nostro quartiere è relativamente sicuro e non è mai stato bombardato prima. I miei figli giocano qui ogni giorno nel pomeriggio e pensavamo che fossero al sicuro, soprattutto ora durante la tregua. Sembra che non ci sia un posto sicuro per i bambini in questo Paese".
Un’area giochi trasformata in un campo di battaglia
La piccola vittima di tre anni è stata trasportata e curata in ospedale per le ferite multiple da schegge alle gambe e all'addome. Purtroppo, a causa dell’entità delle stesse, non c’è stato niente da fare. Un altro bambino di sette anni è ancora in condizioni critiche.
La maggior parte delle bambine e dei bambini sono stati colpiti da schegge alla testa, al collo, all'addome e alle gambe. Tutto questo è intollerabile! I bambini dello Yemen hanno già vissuto sette anni di brutalità e meritano di vivere in pace e di essere protetti dalla violenza.
"A quattro mesi dalla tregua, quando i bambini cominciavano a sviluppare un senso di sicurezza sono stati bombardati e uccisi. Un bambino di tre anni è stato ammazzato, un altro di soli sette anni è ancora in terapia intensiva a lottare per la vita. Un'altra bambina di quattro anni ha perso parti del viso, una di nove anni ha schegge nel collo e un bambino di due anni potrebbe rimanere invalido per il resto della sua vita a causa delle ferite riportate. Nessun bambino dovrebbe avere a che fare con una simile crudeltà, è inaccettabile". ha dichiarato il Rama Hansraj, Direttore di Save the Children per lo Yemen.
Cosa stiamo facendo
Abbiamo risposto all'accaduto fornendo il necessario supporto psicosociale alle bambine e ai bambini colpiti e alle loro famiglie, supportandoli al fine di rafforzare la loro capacità di recupero e abbreviare il tempo necessario per riprendersi.
Chiediamo alle parti in conflitto di rispettare il Diritto Internazionale Umanitario e il Diritto Internazionale dei Diritti Umani. Le parti in conflitto devono proteggere i bambini e le loro famiglie dall'orrore della violenza in corso, evitare l'uso di armi esplosive nelle aree densamente popolate, adottare misure pratiche e immediate per ridurre l'impatto su case, scuole, ospedali e infrastrutture civili vitali. È inoltre fondamentale che venga concordata un'estensione della tregua e che tutti aderiscano al cessate il fuoco per creare un ambiente sicuro per i bambini e le loro famiglie.
Chiediamo nello specifico al Governo italiano di supportare gli organismi di monitoraggio e accountability delle violazioni dei diritti dei minori in Yemen.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.