Crisi climatica nel 2023: l’impatto dei cambiamenti climatici e gli eventi più estremi
Nel 2023 almeno 12 mila persone hanno perso la vita a causa degli eventi climatici estremi: inondazioni, incendi, cicloni, tempeste e frane a livello globali, sempre più frequenti e gravi, sono l’esempio dell'enorme impatto che i cambiamenti climatici hanno sui bambini, sulle famiglie e sulle comunità.
E sono i Paesi a basso reddito a sopportare il peso maggiore della crisi climatica nel 2023. Infatti, oltre la metà delle vittime nel 2023 proveniva da Paesi a reddito basso o medio-basso. Ciò dimostra che la crisi climatica colpisce in modo sproporzionato coloro che hanno contribuito meno a causarla.
Crisi climatica: le persone colpite nel 2023
Le persone che nel 2023 hanno perso la vita a causa dei disastri climatici sono il 30% in più rispetto all’anno scorso. Inoltre, quasi la metà delle persone uccise, ovvero 5.326, proveniva da Paesi responsabili per meno dello 0,1% delle emissioni mondiali, secondo l'Emissions Database for Global Atmospheric Research (EDGAR) dell'Unione Europea.
Gli eventi meteorologici estremi stanno diventando sempre più frequenti e gravi a causa della crisi climatica. Su circa 240 eventi climatici di questo tipo registrati nel 2023, la banca dati internazionale sulle catastrofi EM-DAT ha registrato un aumento del 60% dei decessi dovuti a frane, un aumento del 278% dovuti a incendi e del 340% dovuti a tempeste tra il 2022 e il 2023, causati in gran parte dal devastante bilancio delle vittime in Libia a seguito delle inondazioni provocate dalla tempesta Daniel a settembre.
L'impatto dei cambiamenti climatici: il bilancio del 2023
Il 2023 è stato segnato da una serie di catastrofi climatiche per i bambini e le loro famiglie. Ecco un bilancio degli eventi più estremi accaduti nel 2023:
A febbraio il ciclone Freddy ha portato distruzione in Madagascar, Malawi e Mozambico, colpendo il Mozambico una seconda volta a marzo. Il ciclone tropicale, uno dei più lunghi mai registrati, ha ucciso circa 1.400 persone in tutta la regione, sfollato migliaia di persone e distrutto oltre 1.600 scuole in Mozambico e Malawi, interrompendo l'apprendimento di centinaia di migliaia di bambini.
Secondo i rapporti di ECHO e delle Nazioni Unite , in Pakistan quasi 200 persone, di cui quasi la metà bambini, sono state uccise in incidenti legati alla pioggia durante la stagione dei monsoni iniziata a fine giugno. Le inondazioni di quest'anno hanno amplificato una situazione ancora difficile per le comunità dopo le grandi alluvioni del 2022, che sono state tra le peggiori nella storia del Paese. Quasi 500 bambini hanno perso la vita nel devastante diluvio dello scorso anno .
In Madagascar, le studentesse Anjo, 11 anni, e Juliana, 6 anni, non hanno avuto più accesso all’educazione dopo che il ciclone ha distrutto le loro scuole. Noi abbiamo fatto il possibile per aiutare le ragazze. Abbiamo fornito materiale scolastico per consentire loro di tornare a scuola. "Tutti i miei quaderni si sono bagnati e rovinati durante il ciclone. Ora voglio andare a scuola, grazie per lo zaino e i kit scolastici", ha raccontato Anjo.
Questi disastri climatici lasciano le bambine e i bambini senza casa, senza scuola, affamati e con la paura che inondazioni, tempeste e incendi possano togliere la vita ai loro cari. L'accordo raggiunto a COP28 che sancisce la transizione dai combustibili fossili va nella giusta direzione, ma è ben lontano dalla rapida eliminazione dei combustibili fossili, disperatamente necessaria per garantire una giusta transizione per i bambini di tutto il mondo. Scopri il nostro contributo alla COP28.
Cosa facciamo per la crisi climatica
Operiamo in 116 Paesi, affrontando il problema del cambiamento climatico in tutte le sue attività. Sosteniamo i bambini e le loro comunità a livello globale nella prevenzione, nella preparazione, nell'adattamento e nella ripresa dai disastri climatici e dai cambiamenti climatici graduali.
Abbiamo messo in piedi scuole galleggianti, ricostruito case distrutte e fornito sussidi economici alle famiglie colpite da disastri per far fronte alle esigenze dei più piccoli. Collaboriamo anche al fianco dei più piccoli che si battono per il clima e che chiedono un cambiamento. I giovani di tutto il mondo chiedono un migliore accesso all'educazione climatica, maggiori finanziamenti per infrastrutture resilienti al cambiamento climatico e di sedere nei tavoli di confronto con i decisori politici.
Per saperne di più sulle nostre azioni per proteggere il Pianeta e il futuro dei bambini, visita la pagina:
Per approfondire leggi il comunicato stampa.