Fame a Gaza: famiglie mangiano foglie e resti di cibo per topi
A Gaza la fame e la disperazione porta le famiglie a mangiare resti di cibo lasciati dai topi e a mangiare foglie.
Inoltre, 1.1 milioni di bambini a Gaza rischiano di morire di fame a causa della rapida diminuzione degli aiuti. Chi finora è riuscito a sopravvivere ai bombardamenti sta morendo di fame. I racconti che ci arrivano dai nostri colleghi sul campo a Rafah sono sempre più drammatici e facciamo fatica a leggerli.
A Gaza solo fame e disperazione
Siamo a quasi cinque mesi dall’inizio di una delle guerre più sanguinose e distruttive della storia recente. I continui combattimenti, i bombardamenti e e l'insicurezza hanno impedito la consegna sicura degli aiuti, e adesso 1,1 milioni di bambini di Gaza sono esposti al rischio di morire di fame e di malattie. Una nostra operatrice, che si trova attualmente a Rafah, ci ha raccontato che i suoi parenti nel nord di Gaza sono stati spinti a misure disperate per sopravvivere.
Il suo nome è Nour e ci riporta una situazione inimmaginabile:
“Mio marito mi ha detto che la gente è ricorsa a mangiare cibo per uccelli e animali e foglie di alberi per la disperazione. È stato costretto a cercare resti di cibo. Di recente ha trovato dei resti in casa di sua sorella che erano già stati rovinati dai topi, ma li ha lavati e li ha mangiati lo stesso perché non c'era letteralmente nient'altro da mangiare. Ha detto che non morirà per le bombe, ma per la scarsità di cibo.”
Non c’è più cibo e le famiglie sono costrette a mangiare uccelli, foglie degli alberi, persino i resti di cibo mangiati dai topi. La fame sta lasciando morire lentamente bambini e famiglie. Per approfondire leggi anche I bambini a Gaza stanno morendo di fame.
se sopravvivi alle bombe muori di fame
L'uso della fame come metodo di guerra è severamente vietato dal diritto internazionale e avrà conseguenze mortali per i bambini. Come si può vivere in questo modo? Il bilancio delle vittime di questa guerra sale a più di 28.000 persone, il 70% delle quali sono donne e bambini.
Il rischio di carestia è destinato ad aumentare finché il governo di Israele continuerà a impedire l'ingresso degli aiuti a Gaza e l'accesso a cibo, acqua, servizi igienici e sanitari adeguati per i bambini e le famiglie che ne hanno urgentemente bisogno. Gli aiuti di prima necessità su cui fanno affidamento le famiglie di tutta Gaza sono stati somministrati con il contagocce o sistematicamente negati da Israele, mentre, allo stesso tempo, i servizi essenziali sono stati ridotti drasticamente.
Aiuti umanitari bloccati o presi di mira
Le condizioni per fornire assistenza umanitaria ai bambini di Gaza non solo non vengono rispettate, ma stanno peggiorando. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che tra il 1° gennaio e il 15 febbraio, più del 50% delle spedizioni e valutazione degli aiuti nelle aree a nord di Wadi Gaza, dove i livelli di fame sono più alti, sono state negate dalle forze israeliane. [1] Il 5 febbraio, l'ONU ha riferito che le forze israeliane hanno sparato contro uno dei suoi convogli che trasportavano scorte alimentari nel centro di Gaza.
La distruzione delle infrastrutture civili durante gli oltre quattro mesi di guerra ha decimato i servizi essenziali come l'acqua, i servizi igienici, le forniture alimentari, l'elettricità e la salute, tutti fattori che colpiscono i bambini più rapidamente e gravemente degli adulti. Questa settimana il World Food Programme ha sospeso le consegne di aiuti nel nord di Gaza a causa di problemi di sicurezza, citando "livelli di disperazione senza precedenti" e l'urgente necessità di aprire altre vie di soccorso. [2] Nel frattempo, la sospensione dei finanziamenti da parte dei principali donatori all'UNRWA vedrà esaurirsi in poche settimane gli aiuti salvavita dell'agenzia ONU ai palestinesi di Gaza, della Cisgiordania e di tutta la regione.
CESSATE IL FUOCO
L’unico modo per mantenere in vita bambini e famiglie è un cessate il fuoco immediato e definitivo e l'aumento immediato degli aiuti umanitari senza restrizioni. Senza tutto ciò, una risposta significativa all'interno di Gaza è impossibile, e i bambini continueranno a morire. Ma le nostre richieste e i nostri continui appelli non finiscono qui:
- Chiediamo che tutte le parti in conflitto aderiscano al Diritto Internazionale Umanitario, sostengano la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) e si astengano da azioni che minano le misure provvisorie indicate dalla CIG.
- Chiediamo un accesso sicuro e illimitato agli aiuti umanitari per un aumento massiccio delle forniture di aiuti umanitari e del personale necessario per consegnarli, in particolare nel nord di Gaza. L'accesso libero significa che un numero sufficiente di beni, compresi quelli commerciali, gli aiuti, il personale umanitario e il carburante, può raggiungere in sicurezza i bambini e le famiglie di Gaza, oltre all'apertura di tutti i punti di accesso.
- Chiediamo, inoltre a tutti i governi donatori e al resto della comunità internazionale di riprendere e incrementare al più presto i finanziamenti all'Agenzia delle Nazioni Unite UNRWA.
Il nostro intervento
Dal 1953, forniamo servizi e supporto essenziali ai bambini palestinesi colpiti dal conflitto in corso. Il nostro team nei Territori palestinesi occupati ha lavorato 24 ore su 24, predisponendo forniture vitali per sostenere le persone in difficoltà e cercando di trovare il modo di far arrivare l'assistenza a Gaza.
Le ostilità in corso a Gaza, così come negli altri conflitti dimenticati, è drammatica, per i civili e specialmente per i bambini che vivono l'incubo della guerra e che perdono tutto il loro mondo. Abbiamo lanciato la campagna "Cosa Salveresti" per parlare di tutto ciò che i bambini e le loro famiglie perdono a causa delle guerre. Scopri la nostra azione e il flash mob al Pantheon:
Puoi approfondire tutte le ultime notizie dal Territori Palestinesi Occupati sul nostro blog.