Media

Necessario un piano di contrasto sul lungo termine, per affrontare gli effetti sui bambini e adolescenti che vivono in condizioni di grave impoverimento

Nasce a Barra il nuovo Punto Luce di Save the Children, che accoglie i bambini e gli adolescenti del quartiere. 4.500 metri quadrati, tra locali e spazi esterni,

Per un futuro migliore alla vigilia del vertice ONU per l’adozione dei nuovi Obiettivi di Sviluppo del Millennio e la Conferenza sui cambiamenti climatici

Il 16/07 lancio nuova ricerca Save the Children e Mondelēz ad Expo e risultati del progetto “Pronti, Partenza, Via!”, per la promozione della pratica motoria e dell’educazione alimentare in 10 città italiane

A un anno dall’ultimo conflitto 2 bambini su 3 gravemente traumatizzati dalle esperienze vissute e dal terrore di nuove violenze

150 milioni di persone malnutrite in meno e 350.000 morti infantili all’anno evitabili se si riduce il gap di genere. 1.2 miliardi le adolescenti e gli adolescenti nel mondo

Dopo il Punto luce nel quartiere Sanità a Napoli, Save the Children, in collaborazione con la Municipalità 6, apre nel quartiere Barra un nuovo Punto Luce

Rapporto Save the Children-UNICEF: con l’aumento della povertà cresce il rischio di sfruttamento sessuale dei bambini e l’utilizzo di minori di per lavori pericolosi

Sarà nell’ambito dell’iniziativa WE-Women For Expo, presso il Conference Center in Expo. Più forza e diritti per gli 1,2 miliardi di adolescenti nel mondo

La posizione di Save the Children riguardo la decisione del Consiglio Europeo sul ricollocamento in due anni di 40mila persone provenienti dall’Italia e dalla Grecia.

I paesi dell’UE non sbattano la porta in faccia a centinaia di minori migranti. Gli Stati Membri dell’Unione Europea devono definire una forte azione congiunta superando gli interessi nazionali.

Dove i minori migranti possono fare attività educative e ludico-ricreative, avere protezione e opportunità di partecipazione

Chiedono all’Europa un futuro di pace. Sono in fuga dai dai conflitti in Siria, Iraq, Palestina, Somalia e Libia

Tra povertà, carenza di servizi e mancanza di coordinamento delle strutture preposte alla tutela

Sono a rischio sfruttamento e sicurezza ed attendono risposta dall’Europa.