500 giorni di guerra in Ucraina
Sono passati 500 giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina: dall’escalation del conflitto il 24 febbraio 2022 i minori sono stati quotidianamente esposti a violazioni, mutilazioni e condizioni di forte stress psicologico a causa dei bombardamenti e si stima che ogni giorno vengono uccisi o feriti 3 bambini.
Ucraina: 500 giorni di guerra
Dall’escalation del conflitto, 500 giorni fa, nessun bambino/a in Ucraina è più al sicuro: oltre alla costante minaccia di morte o di lesioni, le bambine e i bambini ucraini subiscono un forte disagio psicologico a causa degli allarmi per i raid aerei, degli attacchi missilistici e dei bombardamenti che colpiscono il Paese ogni giorno.
Dal 24 febbraio 2022 al 30 giugno 2023, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 25.000 vittime civili, tra cui 1.630 bambini, di cui 535 morti e 1.095 feriti: in media tre bambini vittime ogni giorno.
Nel 2022, marzo è stato il mese più letale per le bambine e i bambini negli ultimi 500 giorni di guerra, con oltre 240 bambini uccisi e 260 feriti. Sebbene il numero di vittime infantili sia diminuito dallo scoppio della guerra, oltre il 90% delle vittime civili è dovuto ad armi esplosive, particolarmente letali per i bambini in Ucraina, che continuano a essere uccisi e mutilati.
La testimonianza di Zoriana
Con la minaccia di attacchi missilistici sempre presente, vi è un costante stato di angoscia per i bambini. Il rischio per la loro salute mentale e i potenziali danni a lungo termine non possono essere sottovalutati. La testimonianza di Zoriana, purtroppo, ne è la prova lampante:
Lo scorso aprile, Zoriana, 12 anni, e sua madre stavano per salire su un treno per lasciare l'Ucraina occidentale da Kramatorsk, quando un missile ha colpito una piattaforma affollata a pochi metri di distanza, intrappolandole all'interno della stazione. Nell'attacco sono rimaste uccise circa 60 persone e oltre 120 sono rimaste ferite. "C'è stata un'esplosione, abbiamo sentito molte persone urlare. Mia madre aveva paura di alzarsi perché pensavamo che potesse esserci un altro missile", ha raccontato Zoriana. "La mamma era molto preoccupata perché non potevamo scappare dall'uscita dove c'erano molti morti. C'erano molti bambini e adulti senza vita. Qualcuno ha forzato un’altra porta e siamo usciti. Poi ho visto il missile a terra. Anche la mamma l'ha visto ed è svenuta".
Dopo aver assistito a questo devastante attacco, Zoriana ha accusato problemi cardiaci e una condizione di forte stress psicologico. Continua ad avere paura delle sirene e dei rumori forti, ma ora lei e sua madre, che si trovano nella parte occidentale del Paese, si stanno riprendendo. Zoriana frequenta corsi di danza e si è unita al nostro programma "Scuole come zone di pace" per imparare a difendere il diritto dei bambini a un'istruzione sicura. Per sostenere le bambine e i bambini come Zoriana che hanno subito atti di violenza, gestiamo attività di supporto psicosociale presso i Centri di apprendimento digitale e gli Spazi amici dei bambini in tutta l'Ucraina, dove personale qualificato aiuta le bambine e i bambini a socializzare e a riprendersi mentalmente dopo eventi stressanti. Leggi la testimonianza di un nostro operatore in Polonia.
Cosa chiediamo
Secondo le Nazioni Unite, giugno è stato il mese più letale per le bambine e i bambini di quest'anno: ben 54 hanno perso la vita. I numeri sono aumentati in seguito all'attacco della scorsa settimana a Kramatorsk, durante il quale sono morti 11 civili, tra cui due sorelle gemelle di 14 anni e un'altra adolescente. Le sofferenze che bambini come Zoriana hanno dovuto sopportare dallo scoppio della guerra sono inimmaginabili e vuoti luoghi comuni non salveranno le loro vite: questi attacchi devono cessare immediatamente. Per questo, chiediamo a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dei diritti umani e di garantire che i civili e gli edifici civili, in particolare quelli utilizzati dai bambini come case, scuole e ospedali, siano protetti dagli attacchi.
Operiamo in Ucraina dal 2014, fornendo aiuti umanitari ai bambini e alle loro fami-glie colpite dalle ostilità. Ora sostiene anche le famiglie di rifugiati in tutta Europa e aiuta alle bambine e ai bambini ad accedere all'istruzione e ad altri servizi essenziali. Scopri la nostra risposta alla guerra in Ucraina.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.