Come preparare una lezione indimenticabile a scuola
Cosa fa di una lezione… una lezione indimenticabile? Il sintagma “indimenticabile” rimanda ad un evento destinato a rimanere sempre nel ricordo e che s’imprime profondamente nella mente.
Francesca Tenore, Docente Supporter di Fuoriclasse in Movimento, offre alcuni spunti di riflessione su come preparare una lezione indimenticabile, partendo anche dal punto di vista di un suo studente.
Come preparare una lezione indimenticabile
Partendo dall’esperienza a scuola, ecco alcuni ingredienti importanti per organizzare una lezione indimenticabile. Fondamentale sarà dedicare tempo:
- all’elaborazione del pensiero, per favorire lo spirito critico degli studenti e delle studentesse
- al confronto fra diverse posizioni che possono emergere, per imparare l’ascolto e il rispetto delle opinioni del rafforzare la capacità di condivisione
- alla rielaborazione prima personale e poi condivisa con il gruppo
- alla sempre nuova modulazione di percorsi e traiettorie, rendendo protagonisti gli studenti e coinvolgendoli nella progettazione e realizzazione.
Tutto amalgamato in un tempo disteso in cui, in una scuola aperta a tutti, la lezione può essere considerata indimenticabile per ciascuno ed ognuno, avendo come chiave di lettura il pro-muovere singoli pensieri e riflessioni.
Come ben sappiamo per ogni ricetta ci sono variazioni al tema; tutte, a seconda di usi e costumi, meridiani e paralleli, sono gustose se ben concertate: la vostra qual è?
La possibililtà di commettere errori
Dalla testimonianza dell’insegnante Francesca Tenore, Docente Supporter di Fuoriclasse in Movimento, comprendiamo cosa serve per preparare una lezione indimenticabile.
“Immagino una lezione incentrata sul sapere come, cosa, dove, quando e perché in una ricerca di senso in cui relazioni ed esercizio delle soft skills, lasciano spazio agli alunni di navigare in mari sempre nuovi, considerando la possibilità a volte di doverli raggiungere e sostenere per riprendere la rotta. Del resto, il luogo dove poter sbagliare è la scuola, dove e quando l’errore è considerato il “signor errore”, che concede la possibilità di considerare, riflettere e rielaborare in modo più opportuno e consapevole.
Ho immaginato una lezione in cui ogni alunno e alunna abbia uno spazio di partecipazione condividendo con il gruppo classe il suo pensiero, le sue conoscenze su un dato argomento di una determinata disciplina; ho ipotizzato una lezione con l’uso dei device presenti a scuola in classe o in aula pc, molto vicini ai nostri alunni nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado; ho pensato ad una lezione capovolta, in cui lo studio individuale precede quanto attivato in classe dal docente, in modo da rendere il confronto in presenza già frutto di una riflessione individuale e personale…
Posso continuare con altre ipotesi, per proporre al gruppo classe l’indimenticabile; tali ipotesi sono state ridimensionate dal consiglio di Tommaso, giovane studente che con spontaneità e freschezza, mi ha suggerito che una lezione indimenticabile è senza ombra di dubbio quella in cui il docente spiega lasciandoti il tempo di capire.
Le sue parole hanno spostato il focus, rispetto a quanto un alunno si aspetta, quando ogni mattina percorre il tragitto casa-scuola, ha condotto la mia riflessione ad un cambio di paradigma. La pandemia da Covid-19 riferisco ha travolto, investito e colpito punti di riferimento vissuti come dati di fatto e certezze.
Il periodo storico che viviamo, giornalmente sollecita all’iperconnessione, tanto da vivere una vita onlife, impaziente, in cui i legami sociali possono essere molto diradati, specialmente in determinati contesti. Viviamo una società liquida, come definita dal sociologo Bauman, sempre più complessa perché precaria, incerta, priva di regole, ma contemporaneamente resiliente e sfidante.”
Il PROTAGONISMO DEGLI STUDENTI
Ma come si trasforma tutto ciò in azioni concrete? Quali sono gli elementi su cui concentrarsi per essere certi di preparare una buona lezione, che possa restare impressa nelle menti e nei cuori degli studenti?
“Un tempo scuola progettato ponderatamente, può essere il miglior tempo che si può concepire per gli alunni che abitano le scuole, che hanno bisogno di figure pronte ad essere punti di riferimento per la data disciplina che insegnano, ma anche pronte ad essere esempio di ascolto, empatia, a supportare crescita e cambiamento, facendosi protagonisti, in parte, della crescita di ogni singolo alunno.
Ogni alunno, che ci viene affidato, ha bisogno di sentirsi partecipe di ogni lezione proposta, all’interno della quale è opportuno fargli cogliere il suo ruolo chiave, ineliminabile ed insostituibile in merito al contributo che può dare all’interno di un perimetro di relazioni presenti nel singolo gruppo classe, il cui significato e significante principale è l’integrazione.” Francesca Tenore.
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