Il diritto alla partecipazione dei minori e i Nuovi Media
I Nuovi Media sono entrati a far parte della vita della maggior parte dei pre-adolescenti e adolescenti italiani, supportando e facilitando la comunicazione e, potenzialmente, la collaborazione. Utilizzandoli i ragazzi possono esercitare i propri diritti fondamentali, ma contemporaneamente devono essere tutelati nel loro diritto ad essere protetti da abusi e violenze (art. 19-34 della CRC - Convenzione dei diritti dell'infanzia). È per questo che c’è un crescente interesse nei confronti dei nuovi media come strumenti di partecipazione, soprattutto perché i giovani hanno già iniziato ad appropriarsene, eleggendoli a strumenti privilegiati di comunicazione: attraverso i nuovi media, ragazzi e ragazze hanno cominciato, probabilmente per la prima volta nella storia, a personalizzare l’uso di strumenti nati per gli adulti e a prendersi spazi inizialmente non destinati a loro, modificandoli e vivendoli al di fuori della supervisione degli adulti. Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e nuovi media rappresentano uno strumento essenziale di empowerment attraverso il quale i più giovani possono esercitare e rivendicare i propri diritti e ottenere cambiamenti che li riguardano. I giovani utenti hanno a loro disposizione una serie di strumenti attraverso i quali possono raccogliere e condividere le informazioni e interagire con altri individui o gruppi: portali web, pagine e blog, video online, canali radio e chat, corsi e-learning, forum online e social network, partecipazione a e-sondaggi. Si tratta dunque di nuove opportunità per fare sentire la propria voce e partecipare alla vita della propria comunità. La partecipazione basata sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione deve essere collocata nel quadro dei diritti dei bambini e dei ragazzi, che comprendono la parità di accesso, la trasparenza, il diritto alla privacy, alla libertà di espressione e alla protezione da ogni forma di sfruttamento e abuso. La protezione di bambini, bambine e ragazzi, ragazze in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie è un altro aspetto di fondamentale importanza, non a caso la sicurezza è spesso considerata il problema principale per quanto riguarda l'uso delle TIC da parte dei più giovani. Ci sono diverse problematiche riguardo i bambini e le vulnerabilità dei giovani che sono tuttora d'interesse: dai contenuti inappropriati, alla facilità dei contatti con persone potenzialmente pericolose. Tuttavia, soffermarsi troppo su questi aspetti può essere fuorviante: i giovani hanno il diritto di partecipare, nel contesto in cui vivono e a tutti i livelli della società e quindi hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni utilizzando qualsiasi mezzo di espressione preferiscano. Un focus troppo forte sul tema della sicurezza può ostacolare od offuscare i benefici che possono derivare dalla loro partecipazione, compreso il loro empowerment attraverso l'uso delle TIC.
È essenziale trovare il giusto equilibrio tra la tutela e la partecipazione dei più giovani, il che significa riconoscere sia i bisogni di protezione sia quelli, non meno importanti, della loro partecipazione attiva.
Nel loro tentativo di "proteggere" dai rischi costituiti dai nuovi media, gli adulti dovrebbero evitare di escludere i giovani dalle possibilità di partecipazione che essi offrono: un approccio basato sui diritti dei bambini, bambine, ragazzi e ragazze li rappresenta in quanto individui in grado di esprimere se stessi e di attivare dinamiche indipendenti di crescita e di confronto con i contesti in cui vivono. Questa è la chiave di lettura attraversò cui leggere il rapporto tra i più giovani e le nuove tecnologie: stiamo parlando di navigatori attivi, spinti da motivazioni, interessi, esigenze e bisogni, ma soprattutto, con un modo personale di sentire e di rispondere alle sollecitazioni provenienti dall'ambiente online. Partendo da questo punto di vista, il diritto alla protezione deve essere attuato garantendo che i bambini e i giovani siano dotati delle necessarie competenze e capacità, al fine di comportarsi e proteggersi adeguatamente durante l'utilizzo di nuovi media. Coloro che sono incoraggiati a esprimere le loro opinioni, anche durante le discussioni relative alla loro protezione online, sono meno vulnerabili ad abusi e sono maggiormente in grado di contribuire alla loro protezione. Gli adulti devono assicurare l'opportunità di utilizzare questi strumenti in modo sicuro - non come un fine in sé, ma come un mezzo per esprimere le proprie opinioni e di rivendicare i loro diritti: i giovani cittadini hanno il diritto di essere in grado di utilizzare i nuovi media in modo sicuro e, allo stesso tempo, in modo autonomo.