I metodi educativi inclusivi in Kosovo
Pochi bambini diversamente abili in Kosovo frequentano la scuola pubblica, per questo negli asili che supportiamo usiamo metodi educativi inclusivi.
Roland è un bambino di 3 anni affetto da autismo. Quando a 18 mesi il bambino ha smesso di parlare e ha cominciato a regredire nei comportamenti, i medici gli hanno diagnosticato la malattia.
Hanno quindi consigliato alla mamma Marta di portarlo all’asilo supportato da Save the Children dove gli insegnanti utilizzano metodi educativi per includere anche i bambini diversamente abili.
Al suo arrivo un anno fa Roland era iperattivo, ma non parlava. Anche se non riesce ancora a pronunciare le parole correttamente, il vocabolario del bambino si è arricchito enormemente.
Ricordo quando è tornato a casa e ha detto "trattore", non riuscivo a smettere di piangere e di abbracciarlo, racconta la mamma Marta.
All’inizio aveva difficoltà a stare con gli altri bambini, ora invece ama leggere i libri con i suoi compagni stando seduto al banco. Marta è molto grata per tutto l’aiuto che Roland riceve dagli altri bambini e dagli insegnanti. Questi ultimi quotidianamente danno indicazioni alla mamma sul disturbo di cui soffre Roland e sui comportamenti più corretti da tenere nei suoi confronti. La storia di Roland è un esempio positivo che aiuta a comprendere quanto l’inclusione e il confronto con gli altri bambini, possa aiutare a superare non solo la malattia, ma anche i pregiudizi. In Kosovo operiamo grazie al programma "Child Guardian" grazie al quale è possibile sostenere un progetto di sviluppo di cui beneficeranno i bambini di un intera area geografica.
Scopri di più sul programma Child Guardian Mediterraneo visitando la pagina dedicata.