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Nella città di Dhahyan decine di bambini tra i 6 e i 14 anni sarebbero stati uccisi e molti altri sarebbero stati feriti. Quando è avvenuto l’attacco, gli studenti stavano tornando a scuola dopo pranzo ed erano sul bus momentaneamente in sosta.

La battaglia di Hodeidah sta mettendo a rischio la vita di 300.000 bambini rimasti intrappolati in città.

A Hoideida 170.000 bambini rischierebbero di perdere la vita o essere feriti nel caso in cui la coalizione saudita e le forze anti-huthi provassero a prendere il porto della città, provocando un’escalation di violenza.

Quella in Yemen rischia di essere una generazione perduta dove i bambini muoiono a causa degli attacchi aerei, della malnutrizione e quando riescono a fuggire perdono l’occasione di andare a scuola.

Vi riportiamo la storia di Ali Alashwal, operatore umanitario in missione in Yemen. Ali ci racconta il lavoro sul campo nelle cliniche mobili il cui compito è fornire assistenza sanitaria nelle aree più remote del Paese.

“Siamo innocenti, non dimenticateci” sono le parole dei bambini yemeniti. A 3 anni dal conflitto 5.000 bambini hanno perso la vita o sono rimasti feriti a causa dell’incessante guerra.

I violenti scontri tra le forze governative e i separatisti del sud ci stanno impedendo di portare aiuti salva-vita ai bambini.

In Yemen la guerra continua e sono frequenti gli attacchi aerei che feriscono e uccidono anche i bambini. La guerra raccontata da una nostra operatrice sul campo.

Nel Paese è in corso la peggiore epidemia di difterite dal 1989. Con il blocco navale il numero dei casi è destinato ad aumentare.