Il bilancio del 2014 - cosa abbiamo fatto per l'educazione: la sfida del Malawi

Ci sono 57 milioni di bambini in età scolare che non possono andare a scuola e 250 milioni incapaci di leggere e scrivere adeguatamente sebbene abbiano passato gli ultimi 4 anni a scuola.

Nel 2014 abbiamo continuato ad impegnarci nel settore dell’educazione, realizzando principalmente interventi di istruzione di base, educazione prescolare e salute e nutrizione nelle scuole.

Il diritto all’educazione è la premessa fondamentale per lo sviluppo ed è lo strumento più valido per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento. Save the Children lavora per garantire questo diritto a tutti i bambini senza alcuna discriminazione, a partire dalle ragazze, dai minorenni con disabilità e dai gruppi etnici minoritari.

Nel 2014 abbiamo raggiunto direttamente oltre 1 milione di beneficiari con progetti di educazione. In Malawi, ad esempio, grazie a progetti di educazione non formale, abbiamo dato a molte mamme adolescenti la possibilità di avere un futuro migliore. Per contrastare il “girl gap” abbiamo inoltre incentivato l’Associazione di Villaggio per il Risparmio e il Prestito a Chiradzulu, che offre alle mamme teen ager delle aree rurali un sistema accessibile di risparmio, prestito e reinvestimento, grazie al quale le giovani riferiscono di aver potuto costruire le loro case, commerciare il mais, pagare le tasse scolastiche e acquistare fertilizzanti.

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Le adolescenti giocano un ruolo chiave, con il loro lavoro informale nel settore agricolo e il conseguente impatto sulla nutrizione e sicurezza alimentare delle comunità. Come madri istruite, cittadine attive e lavoratrici preparate, possono rappresentare la leva più potente in una comunità per spezzare il circuito della povertà.  

Per conoscere come abbiamo utilizzato i fondi nel 2014 consulta la pagina dedicata al nostro bilancio.

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